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Giovedì 30 LUGLIO 2020
Liste d’attesa. Speranza: “Nel Decreto Agosto un piano straordinario di investimenti”

Il Ministro della Salute al Question time di Fdi in Senato conferma la volontà del Governo di affrontare il problema del recupero delle molte prestazioni cancellate a causa del lockdown. “Indicheremo risorse molto significative che io ho chiesto al Ministro dell'economia proprio per finanziare questo piano straordinario”.

Come anticipato è in arrivo un piano straordinario di investimenti (si parla di 700-800 mln) per affrontare il problema delle liste d’attesa e recuperare le molte prestazioni cancellate a causa del lockdown. A confermarlo il Ministro della Salute Roberto Speranza rispondendo al Question time in Senato.
 
La risposta integrale del Ministro:
 
Non vi è dubbio che in questi ultimi mesi il Servizio sanitario nazionale abbia impegnato tutte le proprie energie per affrontare l'emergenza Covid e non poteva oggettivamente che essere così. I nostri medici e infermieri hanno incessantemente usato tutte le ore a loro disposizione per fronteggiare un nemico nuovo, invisibile e assolutamente insidioso, che ha messo sotto pressione, in maniera del tutto inedita, le nostre strutture sanitarie.
 
Come dicevo prima, penso che siamo in una fase diversa, in cui abbiamo bisogno di ricominciare a occuparci di tutte le funzioni ordinarie del Servizio sanitario nazionale, perché c'è una grande verità: il Covid è stato il nostro primo nemico degli ultimi mesi, ma non ha fermato le altre patologie che sono ancora presenti e che, ahimè, anche in questi mesi hanno continuato a camminare. È indubbio che in questi mesi si è accumulato un ritardo: tante visite che potevano e dovevano essere fatte nei mesi di marzo, aprile o maggio sono state rinviate.
 
Noi siamo al lavoro su questo punto attraverso due gambe sostanziali: la prima è una ricognizione puntuale, che stiamo facendo già da alcuni giorni, in collaborazione con tutte le Regioni, per capire qual è il fabbisogno esatto di cui stiamo parlando; la seconda dovrà essere la messa in campo, immediatamente, di nuove risorse per un vero e proprio piano straordinario di nuovi investimenti per recuperare queste liste di attesa.
 
Posso dire sin da oggi che nel prossimo decreto che si adotterà all'inizio di agosto, per effetto dello scostamento che proprio ieri il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati hanno autorizzato, indicheremo risorse molto significative che io ho chiesto al Ministro dell'economia proprio per finanziare questo piano straordinario.
 
Voglio dire che il Servizio sanitario nazionale non si fermerà in estate; proveremo ad allargare orari e giorni di disponibilità per rispondere a questa esigenza. Abbiamo chiaramente bisogno di più risorse. Mi permetta qui solo di ricordare che negli ultimi cinque mesi sul Servizio sanitario nazionale sono state messe più risorse che negli ultimi cinque anni; non c'era mai stato nella storia di questo Paese un investimento così forte. Io penso che sia la strada giusta e lavoreremo da subito per rispondere a questa esigenza.
 
 
La replica del senatore di Fdi Achille Totaro
Non per sfiducia nei suoi confronti, non sono soddisfatto della risposta, ma non perché lei non rappresenti qualcosa di diverso in confronto a un Governo fatto spesso di pataccari e venditori di chiacchiere e fumo.
 
Francamente siamo molto preoccupati per quello che può avvenire da qui ai prossimi mesi, perché il problema delle lunghe liste di attesa esiste ed è molto grave, nel senso che abbiamo cittadini di serie a e cittadini di serie b: chi può permetterselo si fa visitare a pagamento, mentre chi non può rischia di morire in attesa delle prestazioni sanitarie del Servizio sanitario nazionale. È un fatto gravissimo che riguarda la giustizia sociale nel nostro Paese e il fatto che tutti dovremmo essere uguali, come stabilisce la nostra Costituzione. Qui, invece, c'è una differenza chiara tra chi ha i soldi per pagarsi le visite a pagamento e chi no. Parliamo della vita delle persone.
 
Signor Ministro, prendo atto del suo intervento. Penso che si dovrà agire con l'aiuto di tutti. Come lei avrà visto, anche in questa fase abbiamo sempre avanzato delle proposte, mai in maniera scomposta, ma sempre nella direzione dell'interesse della nostra Nazione e del nostro popolo. Noi vogliamo veramente che venga fatto questo censimento e che, da qui a settembre, si faccia un intervento per quanto riguarda i reparti Covid e no Covid. Infatti, negli ospedali non si può bloccare tutto perché c'è il Covid, perché si muore di altre patologie. Differenziamo gli interventi e destiniamo le risorse, perché di chiacchiere se ne possono fare tante.
 
Lei ha detto che sono state stanziate più risorse. Grazie, c'è stata la pandemia e volevo vedere se non riuscivamo a fare questo. Dobbiamo fare ancora di più e molto meglio perché le liste di attesa in un Paese civile a livello mondiale come l'Italia non possono essere accettate perché sono cose da Paese di terzo mondo. Non possiamo accettare ciò e, se il problema non verrà risolto, lo denunceremo sempre quando si presenterà l'occasione.

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