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Venerdì 31 LUGLIO 2020
Infezioni sessualmente trasmesse. In 18 anni cresciute del 40% e il trend non s’inverte. Sifilide e Chlamydia in aumento mentre cala Hiv. Il nuovo report Iss

L’impennata riguarda soprattutto i casi di infezione da Chlamydia trachomatis che riguardano soprattutto i giovani tra i 15 e i 24 anni. In aumento anche la gonorrea, i cui casi di infezione sono raddoppiati negli ultimi tre anni. La sifilide anche è raddoppiata mentre la prevalenza di HIV appare in diminuzione dopo il picco del 2016. IL RAPPORTO

Le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) sono aumentate del 40% negli ultimi 27 anni (dal 2000 al 2018) e rimangono in costante aumento soprattutto nella popolazione maschile, con alcune di queste che sono addirittura raddoppiate o triplicate. Lo dicono i dati appena aggiornati ed elaborati dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’ISS.
 
L’impennata dei casi di infezione dal 2000 al 2018 riguarda soprattutto la Chlamydia trachomatis, con una percentuale del 30% più nel 2018 rispetto all’anno precedente. I casi di infezione da Chlamydia trachomatis riguardano soprattutto i giovani tra i 15 e i 24 anni che mostrano una prevalenza di infezione tripla rispetto ai soggetti di età superiore. In aumento anche la gonorrea, i cui casi di infezione sono raddoppiati negli ultimi tre anni.
 
I condilomi ano-genitali, triplicati rispetto al 2000, si sono invece stabilizzati negli ultimi quattro anni probabilmente grazie alla vaccinazione anti HPV. La sifilide è raddoppiata nel 2018 rispetto al 2000 negli uomini eterosessuali e nelle donne, mentre nei MSM (maschi che fanno sesso con maschi) si è assistito a un incremento di circa dieci volte. Sono in lieve aumento anche l’herpes genitale e altre IST.
 
La prevalenza di HIV appare in diminuzione dopo il picco del 2016.  Ciononostante nel 2018, tra le persone con una IST confermata, la prevalenza di HIV è stata circa cinquantacinque volte più alta di quella stimata nella popolazione generale italiana. Questi risultati confermano come le persone con IST costituiscano una popolazione ad alto rischio per HIV e sottolineano l’urgenza di una proposta attiva del test HIV alle persone che afferiscono ai centri IST.

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