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Venerdì 11 SETTEMBRE 2020
Smi contrario alle vaccinazioni in farmacia: “Sono atto medico”

"Inoculare i vaccini, è un atto medico o tutto al più un atto infermieristico sotto supervisione medica. Né tanto meno ci convincono proposte che puntano a portare i medici nelle farmacie, perché si rischierebbe d’incappare in possibili conflitti d’interesse tra il professionista che deve prescrive il farmaco e quello che è, invece, incaricato alla dispensazione dei medicinali. Basta a questi tentativi di ivasione di campo", così il segretario generale del Sindacato medici italiani.

"La proposta di Federmarma, di Fofi e di Assofarm sulla possibilità che i farmacisti di somministrano vaccini antinfluenzali non ci trova d’accordo", così Pina Onotri, Segretario Generale del Smi, in una dichiarazione rende pubblica la posizione del Sindacato Medici Italiani.
 
"Inoculare i vaccini, è un atto medico o tutto al più un atto infermieristico sotto supervisione medica. C’è poi una grande differenza nella formazione e nel lavoro dei medici e quelli dei farmacisti. Il medico di medicina generale conosce i pazienti e le loro patologia, ha la capacità e le competenze per contenere le reazioni avverse se si dovessero verificare", continua Onotri.

"Né tanto meno ci convincono proposte che puntano a portare i medici nelle farmacie, perché si rischierebbe d’incappare in possibili conflitti d’interesse tra il professionista che deve prescrive il farmaco e quello che è, invece, incaricato alla dispensazione dei medicinali. Vogliamo dire basta a questo continuo tentativo d’invasione di campo di altre professioni nelle nostre competenze. I medici non vendono farmaci nei propri studi! Le altre professioni sanitarie siano rispettose del patrimonio professionale dei medici", conclude Onotri.

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