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Mercoledì 07 OTTOBRE 2020
Lazio. Si studia ipotesi tamponi rapidi dal medico di famiglia per decongestionare i drive in

Bartoletti (Fimmg): “Abbiamo chiesto alla Regione di aprire alla possibilità che i medici di medicina generale possano fare i test rapidi e i sierologici. L'assessore si è detto d'accordo, speriamo che a breve si possa dare il via libera”

I tamponi rapidi dal medico di famiglia, per decongestionare i drive in ormai prossimi al collasso, garantire grazie a un sistema in rete il contact tracing e ridurre drasticamente i tempi di attesa. È quanto sarebbe pronta a fare la Regione Lazio, secondo quanto riferito dal segretario della Fimmg Roma, Pier Luigi Bartoletti, che durante il congresso nazionale della federazione dei medici di famiglia a Villasimius fa il punto sulla novità in arrivo.
 
“Abbiamo chiesto alla Regione di aprire alla possibilità che i medici di medicina generale possano fare i test rapidi e i sierologici. L'assessore si è detto d'accordo, speriamo che a breve si possa dare il via libera e pubblicare un avviso pubblico per vedere quanti medici aderiscono. Il tema è fare i tamponi dal medico in un sistema di rete regionale, che consenta il contact tracing. Con i drive in ormai non ce la fai». Il sistema sarebbe molto più rapido: chi sospetta di essere positivo può chiamare il suo medico, che lo convoca per il tampone («o viene lui per farlo a domicilio», spiega Bartoletti) oppure, se non è tra i medici aderenti, lo indirizza altrove. Nel giro di poco tempo viene svolto il test e la risposta è rapida, evitando il collo di bottiglia dei drive in: “Si può dire - sintetizza Bartoletti - che se il drive in è come l'aorta, noi siamo come i capillari. Se si crea un sistema a rete, l'aorta si svuota dall'eccesso di sangue”.

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