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Lunedì 12 OTTOBRE 2020
Nas. Sequestrate oltre un milione di mascherine e 46.500 litri di igienizzanti irregolari. Riscontrate irregolarità in 18% Rsa controllate 

E ancora, oscurati 60 siti e annunci su social forum che promuovevano la vendita di prodotti vantanti inesistenti proprietà curative anti-covid e farmaci vietati a causa dei gravi effetti collaterali. Deferiti all’autorità giudiziaria 131 gestori e dipendenti di cliniche private e convenzionate, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, ritenuti responsabilidi mancata assistenza e abbandono di incapace, esercizio abusivo della professione sanitaria, detenzione di farmaci scaduti, irregolarità in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo il bilancio dell'operazione "Estate sicura".

Sequestrare oltre un milione di mascherine facciali e dispositivi di protezione privi delle caratteristiche dichiarate, importate illegalmente, con false attestazioni di conformità e in assenza di indicazioni sul corretto impiego.Bbloccati 46.500 confezioni di igienizzanti e presidi medici privi delle qualità vantate e senza autorizzazioni.Sul web, oscurati 60 siti e annunci su social forum che promuovevano la vendita di prodotti vantanti inesistenti proprietà curative anti-covid e farmaci vietati a causa dei gravi effetti collaterali.
 
Questi solo alcuni dei numeri della campagna di controllo “Estate tranquilla 2020”, realizzata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute.
 
L’altro settore cruciale nelle attività dei Nas nel periodo estivo sono le strutture sanitarie destinate all’emergenza - urgenza e all’accoglienza di anziani e disabili. Nel corso di “Estate Tranquilla”, sono state eseguite 1.161 ispezioni, svolte senza preavviso, specie nei giorni festivi e in orari serali/notturni, al fine di prevenire e/o individuare carenze assistenziali e possibili episodi di assenteismo e abbandono di persona.
 
Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria complessivamente 131 gestori e dipendenti di cliniche private e convenzionate, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, ritenuti responsabili, a vario titolo, di mancata assistenza e abbandono di incapace, esercizio abusivo della professione sanitaria, detenzione di farmaci scaduti, irregolarità in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ulteriori 206 irregolarità di natura amministrativa sono state rilevate per carenze strutturali e disorganizzazione degli spazi comuni e delle camere, a volte utilizzate oltre il limite della capienza per aumentarne indebitamente il numero di posti letto.

Nei controlli sono state individuate 208 attività non conformi alle normative, pari al 18%, dei quali 18 risultate gravemente irregolari o addirittura totalmente abusive.

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