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Venerdì 23 OTTOBRE 2020
Covid. Cipomo: “L’emergenza rallenta pesantemente la prevenzione e le cure oncologiche”

Cipomo chiede per questo alle istituzioni preposte un deciso cambiamento di strategia nella gestione di tale pandemia: più cure preventive a domicilio e meno ospedalizzazioni per i pazienti con infezione da Covid-19. Chiesto inoltre il mantenimento delle attività di screening delle neoplasie per non trovarsi di fronte nel prossimo futuro a pazienti con neoplasie avanzate e più difficilmente curabili.

Il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri lancia un allarme sul forte calo degli screening, delle terapie e dei follow up a causa del Covid. Cipomo chiede per questo alle istituzioni preposte un deciso cambiamento di strategia nella gestione di tale pandemia: più cure preventive a domicilio e meno ospedalizzazioni per i pazienti con infezione da Covid-19.
 
"L’obiettivo rimane quello di garantire la conservazione di un adeguato numero di posti letto medici e chirurgici - con relativo supporto di personale medico ed infermieristico - per i pazienti oncologici che ne avranno bisogno e istituire percorsi protetti da dedicare loro per evitare qualsiasi rischio di contagio in ospedale".
 
Cipomo chiede inoltre il mantenimento delle attività di screening delle neoplasie per non trovarsi di fronte nel prossimo futuro a pazienti con neoplasie avanzate e più difficilmente curabili. “Vogliamo rendere noto quanto stiamo vivendo nei nostri ospedali – spiega Livio Blasi, Presidente Cipomo – cercando di far capire l’importanza di mantenere lo stesso livello di assistenza oncologica che abbiamo sempre garantito ai nostri pazienti. La diagnosi precoce e le cure oncologiche sono le uniche armi che abbiamo a disposizione per sconfiggere questo male; rallentarle inciderebbe negativamente sul successo delle nostre terapie, con gravi ripercussioni sui nostri malati”.

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