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Lunedì 26 OTTOBRE 2020
Covid. Toscana. Limitate le visite in ospedale, ma la sanità ordinaria non si ferma
Giani: “Cerchiamo di non concentrare tutto sul Covid a scapito delle altre patologie che devono continuare ad essere curate. Per questo stiamo investendo risorse per potenziare personale medico, infermieristico e assistenziale”. Con una nuova ordinanza prevista l’istituzione di 30 Usca per la gestione dei casi Covid a domicilio o presso alberghi sanitari. Previsto il reclutamento di personale medico anche proveniente dagli ultimi due anni dei corsi universitari.
“Chiudiamo gli ospedali toscani ai parenti dei pazienti, ma finché possibile terremo aperte le attività di prestazioni sanitarie ordinarie senza limitazioni. In oncologia e in ogni altro reparto. Cerchiamo di non concentrare tutto sul Covid a scapito delle altre patologie che devono continuare ad essere curate. Per questo stiamo investendo risorse per potenziare il personale medico, infermieristico e assistenziale”.
È quanto scrive in un post su Facebook il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che proprio ieri ha firmato una nuova ordinanza messa a punto insieme al neo assessore alla sanità Simone Bezzini.
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“Dobbiamo creare un meccanismo che ci autoresponsabilizzi per evitare occasioni di contagi – ha detto il presidente Giani – l’ordinanza è il primo di un insieme di provvedimenti che adotteremo da qui alla prossima settimana”. I primi tre si trovano appunto all’interno dell’ordinanza entrata ieri in vigore. Altri due provvedimenti saranno presi oggi e martedì e riguarderanno la scuola e i centri commerciali.
Cosa mette in campo la Regione? Per proteggere i pazienti fragili, le visite dei parenti vengono limitate e per tempi contenuti. Saranno reperite camere in strutture ricettive alberghiere da destinare alla funzione di “Albergo Sanitario” e attivate da subito 30 Usca, e altro ancora.
Ma vediamo nello specifico cosa contiene la nuova ordinanza (la numero 96).
Limite alle visite negli ospedali. Solo i pazienti particolarmente fragili potranno essere visitati dai parenti per tempi molto contenuti.
Vengono attivate le centrali operative di coordinamento delle attività sanitarie delle tre Asl per un uso ottimale di tutte le risorse, ospedaliere e territoriali.
Le Asl dovranno reperire fino ad almeno 1500 camere in strutture ricettive alberghiere da destinare alla funzione di “Albergo Sanitario” fino alla fine di dicembre, con possibilità di prosecuzione.
Dovranno essere attivate subito 30 unità Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) per la gestione dei casi Covid positivi a domicilio o presso alberghi sanitari.
Ancora, si realizzano centrali di tracciamento in grado di garantire questa funzione per tutti i nuovi casi del giorno, e i loro contatti per ordinare la eventuale quarantena. Per fare questo si prevede il reclutamento di personale medico anche proveniente dagli ultimi due anni dei corsi universitari.
Le Asl forniranno test antigenici rapidi alle Rsa, ai medici di medicina generale e ai pediatri di famiglia, Estar assicurerà la fornitura per 50mila test ogni settimana.
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