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Martedì 01 DICEMBRE 2020
Covid. Stanziati 2,5 milioni di risorse per le strutture semiresidenziali per i disabili

Le risorse serviranno a coprire le spese che le strutture hanno dovuto sostnere per i sistemi di protezione contro il contagio da covid. Spinelli: “Molte strutture non hanno ancora ripreso le attività, ma è un servizio che abbiamo deciso di non interrompere nel corso della seconda ondata e ci sono molte realtà che stanno lavorando. Diamo loro la possibilità di recuperare le spese sostenute per la sicurezza di operatori e utenti”.

La giunta regionale della Toscana interviene economicamente con un budget di quasi 2,5 milioni di euro a sostegno di enti e amministrazioni pubbliche che gestiscono strutture semiresidenziali per soggetti con disabilità. “Queste strutture, in conseguenza dell'emergenza Covid 19, hanno infatti dovuto affrontare spese significative per adottare sistemi di protezioni necessari a tutela di personale e utenti. L'intervento regionale contribuisce a sostenere questi oneri”, spiega una nota.

“Quello dei centri diurni per persone con disabilità - precisa l'assessore alle politiche sociali Serena Spinelli - è un servizio che abbiamo deciso di non interrompere nel corso della seconda ondata di crescita dei contagi da Covid 19. Questo perché rientra nei Livelli essenziali d'assistenza e soprattutto perchè rappresenta un importante supporto alle famiglie, per il carico di cura e di assistenza necessario, e per gli utenti dei centri, che subiscono disagi dall'interruzione di percorsi clinico-assistenziali, relazionali, di crescita e autonomia personale. Sappiamo che purtroppo molte strutture non hanno ancora ripreso le attività, ma ci sono molte realtà che invece l'hanno fatto e a cui con queste ulteriori risorse ministeriali, dopo quelle già stanziate dalla Regione a maggio, diamo la possibilità di recuperare le spese sostenute per la sicurezza e per la prevenzione a fronte dell'emergenza sanitaria”.

Il provvedimento, assunto nel corso dell'ultima giunta, riguarda realtà impegnate a vario modo nella tutela delle categorie più fragili: strutture di tipo socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario.

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