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Martedì 01 DICEMBRE 2020
“Sarà un Natale Covid”. Rezza: “Situazione in miglioramento ma incidenza ancora elevata”. Brusaferro (Iss): “Sui vaccini nessuna deroga su sicurezza ed efficacia”
"La fase 4 di farmacovigilanza sui vaccini anti-Covid è post autorizzazione commerciale e verrà eseguita come per altri vaccini", ha spiegato Rezza. Brusaferro: "Cosa saremo a Natale dipenderà da come scende la curva. Non ci sono scorciatoie siamo noi i protagonisti. Noi da soli e noi insieme. Sappiamo che le aggregazioni facilitano la circolazione. Sarà un Natale unico, un Natale Covid, speriamo il primo e l'ultimo".
"Oggi abbiamo 19.350 positivi, in aumento rispetto a ieri. Ma sono stati fatti 180mila tamponi contro i 130mila di ieri. Rispetto a una o due settimane fa la situazione è in miglioramento. Non vuol dire però che sia di tutta tranquillità, tutt'altro. L'incidenza resta infatti ancora molto elevata".
Così Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, ha fatto il punto oggi della situazione epidemiologica in conferenza stampa.
Sui vaccini contro il Covid di Pfizer e Moderna che oggi hanno presentato domanda di autorizzazione al commercio all'Ema, il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha spiegato che lo sforzo straordinario fatto per metterli a punto in tempi stretti non comporterà alcuna deroga per quel che riguarda la loro effiacia e sicurezza. "La fase 4 di farmacovigilanza sui vaccini anti-Covid è post autorizzazione commerciale - ha chiarito Rezza - e verrà eseguita come per altri vaccini".
"Oggi siamo in rallentamento ma con un numero di casi ancora molto elevato, dobbiamo scendere significativamente. L'obiettivo è passare dalla fase di mitigazione a quella di contenimento, ma serve un numero molto più basso di nuovi casi quotidiani. Cosa saremo a Natale dipenderà da come scende la curva - ha aggiunto Brusaferro -. Non ci sono scorciatoie siamo noi i protagonisti. Noi da soli e noi insieme. Sappiamo che le aggregazioni facilitano la circolazione. Sarà un Natale unico, un Natale Covid, speriamo il primo e l'ultimo. Dobbiamo evitare le aggregazioni in maniera più decisa possibile. Soprattutto avendo consapevolezza che le persone più fragili sono quelle che rischiano di più se contraggono l'infezione".
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