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Giovedì 17 DICEMBRE 2020
Renzi a Conte prima del confronto: “Alla sanità i 36 miliardi del Mes e i 9 oggi previsti dal Recovery Fund diamoli a cultura e turismo”

Lo scrive l’ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva in una lunga lettera inviata al premier e pubblicata oggi su facebook il giorno dell’atteso incontro tra Conte e la delegazione di IV guidata dallo stesso Renzi in programma oggi alle 19. “Come si può dire no agli investimenti sulla sanità, caro Presidente? Se siamo in emergenza e abbiamo il maggior numero di morti in Europa forse dobbiamo investire di più in Sanità, non credi? Questo rifiuto ideologico del MES mi appare ogni giorno più incomprensibile”.

“La situazione è seria, Presidente. Abbiamo il più alto numero di morti da Covid in Europa. È inutile continuare con la retorica del “va tutto bene”. Nonostante la dedizione e la qualità dei nostri medici, infermieri, farmacisti, volontari siamo purtroppo sul gradino più alto di questo tragico podio. Non dobbiamo colpevolizzare i cittadini che hanno seguito con disciplina le indicazioni del Governo ma dobbiamo riflettere su che cosa non ha funzionato, a cominciare dal difficile rapporto Stato Regioni”, così Matteo Renzi nella sua lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte e pubblicata stamattina dallo stesso Renzi sulla sua pagina facebook.
 
Che prosegue: “Abbiamo sostenuto le Tue misure, anche quando non le condividevamo, perché in una fase terribile di emergenza non ci si può dividere. Possiamo soltanto auspicare che sul vaccino non si ripetano i ritardi dei tamponi o dei banchi a rotelle: l’Italia deve essere in prima fila per efficienza nella distribuzione. Adesso cerchiamo di non essere i peggiori anche sulla ripresa economica”.
 
“Alla sanità i 36 miliardi del Mes e i 9 oggi previsti nel Recovery Plan giriamoli alla cultura e al turismo”. Perché, spiega Renzi nella sua lettera, “Come è possibile mettere solo nove miliardi sulla sanità? In tre anni il mio Governo ha messo sette miliardi in più, senza pandemia: ancora oggi i Cinque Stelle definiscono “tagli” questo maggior investimento di sette miliardi in tre anni. Dopo una pandemia e con risorse eccezionali mettiamo solo nove miliardi in cinque anni? E come possiamo dire NO al Mes che ha meno condizionalità del Recovery Fund? Qual è la ragione del nostro rifiuto? I nostri parlamentari hanno proposto una precisa allocazione dei 36 miliardi del MES. Come si può dire no agli investimenti sulla sanità, caro Presidente? Se siamo in emergenza e abbiamo il maggior numero di morti in Europa forse dobbiamo investire di più in Sanità, non credi? Questo rifiuto ideologico del MES mi appare ogni giorno più incomprensibile. Recuperando i denari del MES, possiamo allocare i nove miliardi originariamente previsti per la sanità su un settore decisivo per il nostro futuro: la cultura e il turismo”.
 
“Superare il Titolo V”. “Abbiamo il tavolo delle riforme da affrontare. Noi siamo per il maggioritario. Vogliamo sapere la sera delle elezioni chi governa. Vogliamo che governi per cinque anni. Vogliamo che abbia stabilità. Se le altre forze politiche preferiscono un sistema diverso, siamo pronti a sederci e a discuterne. Ma vogliamo farlo in modo serio. Mettendo in campo tutti i correttivi che servono, a cominciare dal superamento del Titolo V della Costituzione sul rapporto Stato Regioni che ha mostrato i limiti più evidenti proprio in questa pandemia”, scrive ancora Renzi che conclude così la sua lettera a Conte: “Di questi argomenti vogliamo parlare e su questi temi siamo pronti a confrontarci. Un caro saluto, ci vediamo domani”.
 
Ricordiamo che l’atteso incontro tra Giuseppe Conte e la delegazione di Italia Viva guidata dallo stesso Renzi è in programma oggi alle 19.
 

 

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