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Martedì 26 GENNAIO 2021
In Lombardia serve un Garante per i diritti delle persone con disabilità



Gentile Direttore,
la questione umana e sociale della disabilità ormai è divenuta parte integrante della società. E’ vero che, in seguito alla ratifica della Convenzione sui diritti delle Persone con Disabilità dell’ONU e alla legge 5 febbraio 1992, n. 104 in Italia, di fatto si è aperta una nuova prospettiva di riferimento giuridico, culturale e politico nel panorama della tutela dei diritti delle persone con disabilità, passando  dalla individuazione della menomazione come condizione per avere assistenza e cura alla “piena ed effettiva partecipazione alla società” delle persone con disabilità, “su base di uguaglianza con gli altri”, anche attraverso il coinvolgimento – all’altezza di ciascun livello di governo – delle istituzioni competenti.

Troppo spesso, però, ancora oggi ci si deve misurare con lacune normative o disapplicazioni della legislazione vigente, che ledono in modo basilare i diritti umani e la dignità delle persone disabili senza tempestivi interventi delle istituzioni competenti, spesso causa dell’abbandono di coloro che non possono attivarsi a tutela dei propri diritti anche perché – di frequente – privi dei necessari mezzi di sussistenza. Ma anche chi vive in situazioni economiche dignitose non può certo continuamente rivolgersi all’autorità giurisdizionale per ottenere la tutela dei propri diritti.

Per questo motivo, ho presentato un Progetto di Legge sulla “Istituzione dell’ufficio per la garanzia dei diritti delle persone con disabilità presso il Difensore regionale”.

Il presente progetto di legge, novellando la legge regionale 6 dicembre 2010, n. 18 già esistente che va a disciplinare la figura del Difensore regionale, dispone l’istituzione dell’“ufficio per la garanzia dei diritti delle persone con disabilità”, al fine di supportare il Difensore regionale nell’esercizio delle funzioni di garanzia dei diritti delle persone con disabilità.

Il Difensore regionale che si configura con il presente progetto di legge diventa parte attiva del percorso di piena affermazione e tutela dei diritti delle persone con disabilità: in particolare, garantendo alle persone con disabilità la piena accessibilità dei servizi e delle prestazioni di prevenzione, di cura e di riabilitazione; assicurando la tutela giuridica ed economica e la piena integrazione sociale della persona con disabilità; adottando ed implementando un nuovo modello di presa in carico del disabile e della famiglia di appartenenza; promuovendo iniziative e svolgendo attività funzionali a diffondere la conoscenza delle discipline e degli strumenti a tutela delle persone con disabilità ed assumendo iniziative funzionali all’assolvimento dell’obbligo scolastico da parte degli studenti con disabilità e, in particolare, di quelli che, per il contesto sociale nel quale sono inseriti, sono a rischio di esclusione o di emarginazione sociale.

Il Difensore regionale, dunque, si configura specificamente come una sorta di ‘mediatore istituzionale’ tra le persone con disabilità e l’Amministrazione regionale, senza mai sostituirsi ad essa, che contribuisce alla corretta applicazione delle discipline, sollecitando interventi e promuovendo iniziative, anche a carattere informativo e culturale.

Per l’organizzazione e il funzionamento dell’ufficio di supporto, è stato proposto uno stanziamento quantificato in € 100.000,00 annui.

L’attribuzione al Difensore regionale delle funzioni disciplinate dal presente progetto di legge, in definitiva, è necessaria affinché Regione Lombardia, nel rispetto delle attribuzioni che l’ordinamento imputa all’ente regionale, possa essere protagonista di una nuova stagione dei diritti, importante e innovativa, promuovendo l’affermazione del pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona con disabilità, assicurandone la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società.

Gregorio Mammì
Consigliere regionale M5S Lombardia

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