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Giovedì 28 GENNAIO 2021
Covid. Ecdc aggiorna le mappe di rischio: in “rosso dark” Bolzano e Friuli Venezia Giulia

L’Italia è tutta di colore rosso, tranne la pa di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia in “rosso scuro” avendo superato negli ultimi giorni presi in esame dall’Ecdc (la 2ᵃ e la 3ᵃ settimana di gennaio) i 500 casi ogni 100mila abitanti. Se passasse la proposta della Commissione UE in queste aree scatterebbero limitazioni per i viaggi all'estero.

L’Ecdc ha aggiornato oggi le sue mappe di rischio dove sono indicati con colori diversi i livelli di positività, la percentuale di contagi rispetto alla popolazione negli ultimi 14 giorni e la percentuale di test effettuati.
 
Le aree sono contrassegnate nei seguenti colori:
verde se il tasso di notifica di 14 giorni è inferiore a 25 casi su 100.000 abitanti e il tasso di positività del test inferiore al 4%;
arancione se il tasso di notifica di 14 giorni è inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti ma il tasso di positività del test è del 4% o superiore o, se il tasso di notifica di 14 giorni è compreso tra 25 e 150 casi per 100.000 abitanti e il tasso di positività del test è inferiore al 4%;
rosso se il tasso di notifica di 14 giorni è di 50 casi per 100.000 abitanti o superiore e il tasso di positività del test è del 4% o superiore o se il tasso di notifica di 14 giorni è superiore a 150 casi per 100.000 abitanti;
grigio se le informazioni sono insufficienti o se il tasso di test è inferiore a 300 casi su 100.000 abitanti.
rosso scuro se il tasso di notifica di 14 giorni è superiore a 500 casi ogni 100.000 abitanti.
 


L’Italia è tutta di colore rosso, tranne la pa di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia in “rosso scuro” avendo superato negli ultimi giorni presi in esame dall’Ecdc (la 2ᵃ e la 3ᵃ settimana di gennaio) i 500 casi ogni 100mila abitanti.
 
Ricordiamo che nelle aree “rosso scuro”, secondo la proposta presentata dalla Commissione europea martedì scorso, dovrebbero scattare misure più stringenti per i viaggi all’estero. Ma al momento la proposta non è stata ancora valutata dai capi di Stato e di Governo della UE e resta quind ancora non applicata.
 
Oltre alle due aree italiane in “rosso scuro” figurano quasi tutta la Spagna, l’Irlanda, la Repubblica Ceca, gran parte della Slovacchia, la Slovenia, la regione della Provenza e Costa Azzurra in Francia e regioni della Svezia e dell’Olanda.

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