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Venerdì 01 GIUGNO 2012
Metformina. Un farmaco per il diabete può sconfiggere il cancro. Lo studio italiano

La metformina, utilizzata da anni per la cura del diabete di tipo 2, sembra avere come effetto quello di ridurre il rischio di sviluppare tumori e la mortalità per cancro. Il segreto starebbe nell’enzima DICER modulato dal farmaco che sarebbe capace di spegnere il particolare oncogene c-myc.

Già all’inizio di quest’anno alcuni studi avevano suggerito che il trattamento con metformina riducesse il rischio di sviluppare tumori e la mortalità per cancro, dopo che diversi studi epidemiologici osservazionali avevano mostrato che i diabetici trattati con metformina avevano una riduzione dal 25 al 40% di cancro rispetto a quelli trattati con sulfaniluree o terapia insulinica. Arriva però oggi la conferma, nonché la spiegazione di perché questo avvenga, grazie a uno studio italiano condotto dai ricercatori dell’Istituto Nazionale Regina Elena di Roma pubblicato su Nature Communication.
 
Secondo i ricercatori sarebbe proprio l’insulina, se prodotta in eccesso dal nostro organismo, ad aumentare il rischio d’insorgenza dei tumori nei soggetti obesi o diabetici. Ecco perché, secondo i risultati del lavoro l’attività farmacologica della metformina – che si basa sulla riduzione dei livelli di insulinemia e glucosio e sulla sua azione diretta contro alcuni bersagli molecolari delle cellule tumorali – svolga una funzione antitumorale nelle neoplasie mammarie.
La “biguanide metformina”, utilizzata da molti anni per la cura del diabete di tipo 2, spinge la cellula tumorale verso un assetto metabolico più vicino a quello di una cellula normale che è caratterizzato da un metabolismo di tipo catabolico, la cellula neoplastica utilizza invece le vie anaboliche. Il trattamento con la metformina delle cellule tumorali in vitro e in vivo, determina una conversione del metabolismo da anabolico a catabolico. Le riporta insomma alla normalità.
Gli autori, coordinati da Giovanni Blandino, del Laboratorio di Oncogenomica Traslazionale e da Sabrina Strano del Gruppo di Chemioprevenzione Molecolare, hanno lavorato su colture cellulari di neoplasie mammarie: hanno dimostrato che il legame causa/effetto tra la metformina e la riduzione dell’incidenza tumorale avviene attraverso la modulazione dell’enzima DICER, che svolge un ruolo fondamentale nelle biogenesi dei micro RNA. Queste piccole molecole di RNA sono capaci di controllare l’espressione di decine di geni bersaglio: l’induzione del miR-33a da metformina, osservano gli autori, determina lo spegnimento dell’oncogene c-myc, coinvolto in diverse alterazioni delle cellule tumorali fra cui quella metabolica. “Se il metabolismo di una cellula tumorale viene corretto le cellule rispondono meglio ad un trattamento chemioterapico”, hanno spiegato gli scienziati. Questo lavoro suggerisce dunque che l’uso di regolatori del metabolismo potrebbe rappresentare una freccia in più all’arco terapeutico contro i tumori.
“I risultati positivi riscontrati nella patologia mammaria possono essere estesi ad altre tipologie di tumore, presso i nostri laboratori sono ora in corso approfondimenti che interessano tumori gastrici e sarcomi”, ha concluso Ruggero De Maria, Direttore Scientifico IRE.
Lo studio appena pubblicato si colloca nelle attività previste dal “progetto Tevere”, finanziato dal Ministero della Salute.
 
 

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