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Mercoledì 03 FEBBRAIO 2021
Covid. Cattiva ingiene orale un rischio per le persone positive

Nelle persone positive e con le gengive molto infiammate la probabilità di decesso crescerebbe di 8.8 volte, quella di ventilazione assistita di 4.6 volte e di 3.5 volte il rischio di un ricovero in terapia intensiva, con un pericolo che sale al crescere della gravità della parodontite. È quanto emerge studio appena pubblicato sul Journal of Clinical Periodontology. Per la Società italiana di parodontologia e implantologia fondamentale la buona igiene orale

Se le gengive sono molto infiammate la Covid-19 può avere un decorso più grave. In chi soffre di parodontite, un’infiammazione gengivale severa, e viene contagiato dal virus la probabilità di decesso è 8.8 volte più alta rispetto a chi ha la bocca sana; più alto anche il pericolo di complicanze, con un rischio 4.5 volte maggiore per la necessità di ventilazione assistita e di 3.5 volte più alto di un ricovero in terapia intensiva.

Lo dimostra per la prima volta un ampio studio appena pubblicato sulla rivista scientifica odontoiatrica Journal of Clinical Periodontology, secondo cui chi ha le gengive infiammate non è più a rischio di contagio ma, una volta contratta l’infezione virale, può avere conseguenze più gravi per colpa dell’alta carica batterica presente nel cavo orale che potrebbe favorire sovra-infezioni polmonari, e per l’infiammazione sistemica cronica, che potrebbe rendere più suscettibili alla tempesta infiammatoria scatenata da Sars-CoV-2.

I dati, come sottolineano gli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), confermano l’importanza di prevenire, diagnosticare e trattare la parodontite ma anche di ritenere una priorità l’igiene orale dei pazienti contagiati.

Lo studio caso-controllo è stato condotto in Qatar e ha coinvolto 568 pazienti con diagnosi confermata di Covid-19 fra febbraio e luglio 2020, per i quali era disponibile la cartella clinica integrata medica e odontoiatrica. “Fra i 40 pazienti che hanno avuto complicazioni, ben l’80% aveva la parodontite – spiega Luca Landi, presidente SIdP – la probabilità di una qualsiasi complicazione da Covid-19 è risultata 3.7 volte più alta in chi aveva le gengive infiammate con un effetto evidente in particolare sui decessi, quasi 9 volte più probabili. Questo rischio elevato è stato confermato anche dopo aver effettuato l’analisi statistica escludendo ogni fattore confondente come la contestuale presenza di altri elementi di pericolo noti, come età, diabete e fumo. Quindi i pazienti con una parodontite di stadio più avanzato avevano un rischio maggiore di complicanze rimarcando come la prevenzione e la cura precoce delle malattie gengivali proteggono dalle forme più gravi di Covid-19 e sono fondamentali per la salute generale”.

“Proprio l’infiammazione sistemica cronica indotta dalla parodontite potrebbe essere uno dei meccanismi alla base dell’aumento del rischio di complicanze da Covid-19, perché potrebbe rendere i pazienti più suscettibili alla tempesta infiammatoria scatenata dal contagio” commenta Maurizio Tonetti, Editor del Journal of Clinical Periodontology – i dati iniziali, che dovranno essere confermati da studi successivi, sottolineano l’importanza di prevenire, diagnosticare e trattare la parodontite, oggi più che mai”.
 

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