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Giovedì 04 FEBBRAIO 2021
Vaccini Covid. A San Marino la campagna non è ancora cominciata

Nella “Repubblica del Titano” non è ancora arrivata neanche una dose. Tra le indiscrezioni quella su un’eventuale trattativa con la Russia per acquisto diretto di vaccino nonostante non vi sia ancora il via libera dall’EMA.“In Europa tutti hanno iniziato la campagna vaccinale compreso i piccoli Stati come Monaco e Andorra, a San Marino nulla”, denuncia l’opposizione.

A San Marino la campagna vaccinale non è ancora cominciata, neanche per il personale medico, “né si sa quando inizierà”, dicono dai banchi dell’opposizione gli esponenti di Repubblica Futura tra cui l’ex ministro degli Esteri dello Stato, Nicola Renzi. “In Europa tutti hanno iniziato la campagna vaccinale compreso i piccoli Stati come Monaco e Andorra, a San Marino nulla”.

Nell’ultima seduta parlamentare del consiglio grande e generale, un’interpellanza dell’opposizione aveva chiesto lumi al Governo e al segretario alla Sanità , Roberto Ciavatta a proposito dei ritardi nelle forniture.

“Già tre mesi fa – dice il ministro sanmarinese Renzi - San Marino avrebbe dovuto muoversi in tutte le sedi per poter avere più possibilità e strade di approvvigionamento, aprire canali diplomatici per acquisti diretti magari con la Russia e la Cina, ma nulla pare sia stato fatto. Tardivo e penalizzante per San Marino anche il protocollo con l’Italia dell’11 gennaio”.

Il protocollo dell’11 gennaio è stato firmato dal segretario Ciavatta per San Marino e il ministro Speranza per l’Italia. In base all'accordo il Titano avrebbe ricevuto “una fornitura complessiva di vaccini sufficiente per la copertura di un numero massimo di 25mila cittadini”, con una copertura effettiva del 70% della popolazione. Quindi una quota massima di 50 mila vaccini per una popolazione di 33mila abitanti.

Inoltre, in base all’accordo la fornitura avverrà comunque, per ciascun vaccino, nella proporzione massima di uno ogni 1.700 vaccini acquistati dall'Italia. Nessun accenno sui tempi.

I sammarinesi ora temono che i tempi si possano allungare dismisura nonostante ieri l’Iss, l’Istituto di sicurezza sociale sammarinese, abbia ufficializzato la messa a punto di frigoriferi atti alla conservazione a meno 80 e meno 20 gradi di dosi di vaccino.

Tra le indiscrezioni che circolano in questi giorni quella su un’eventuale trattativa con la Russia per acquisto diretto di vaccino nonostante non vi sia ancora il via libera dall’Agenzia europea del farmaco.

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