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Mercoledì 10 FEBBRAIO 2021
Covid. In Liguria allarme per contagi in zona confine con la Francia. Toti: “Valutiamo misure” 

L’area interessata è quella della Asl 1, dove ieri si registrava “un’incidenza doppia rispetto al resto della Liguria”. Il motivo, spiega il governatore, "è la contiguità con la frontiera francese e con il dipartimento della Provenza e Costa Azzurra fino a Montecarlo, che è il territorio francese a maggiore incidenza del virus e dove lavorano molti nostri concittadini frontalieri”. Sul piano delle vaccinazioni, "ci saranno molti e diversi modi per ricevere la vaccinazione. Nessuno sarà lasciato indietro”.

C’è preoccupazione in Liguria per l’alto numero di contagi sul territorio dell’estremo ponente ligure: “Si conferma una maggiore pressione del Covid-19” e “il motivo è la contiguità con la frontiera francese e con il dipartimento della Provenza e Costa Azzurra fino a Montecarlo, che è il territorio francese a maggiore incidenza del virus e dove lavorano molti nostri concittadini frontalieri”, spiega in una nota il presidente della Regione, Giovanni Toti, che riferisce come la Regione sia “valutando una serie di possibili misure che possano raffreddare la presenza del virus: vedremo se e quali assumere nelle prossime ore, d’intesa con Alisa, Asl1 e ovviamente sentiti i sindaci interessati”.

“Cerchiamo di valutare la situazione giorno per giorno”, precisa Toti evidenziando come dai dati di ieri emergesse “un’incidenza doppia rispetto a resto della Liguria, ma la pressione sugli ospedali è lievemente diminuita. Le prossime ore ci diranno se siamo di fronte ad una escalation o ad progressivo raffreddamento che potrà confortarci”.

Per quanto riguarda i vaccini, “ad oggi abbiamo somministrato l’80% di quanto ci è stato consegnato: siamo sopra la soglia del 30% di stock che prudentemente tenevamo per garantire le seconde dosi nei tempi appropriati – prosegue Toti - e che abbiamo deciso di ridurre per aumentare la quota di somministrazione, considerando la stabilizzazione dei flussi programmati di consegna dei vaccini, come ci ha comunicato la struttura commissariale”.

“In estrema sintesi – afferma Toti - ci saranno molti e diversi modi per ricevere la vaccinazione. La platea di persone a cui ci rivolgiamo oggi sono prioritariamente gli ultra80enni e alcune categorie a forte rischio. Parliamo dei vaccini Pfizer e Moderna, mentre nelle prossime settimane parleremo anche del vaccino AstraZeneca destinato agli under55 con il canale principale di prenotazione e somministrazione attraverso i medici di medicina generale e le farmacie attrezzate”.

Per quanto riguarda gli over 80 il presidente ha spiegato che “il 12 febbraio si svolgerà il Silver Vaccine Day che coinvolgerà un campione rappresentativo selezionato dalle singole aziende. Partirà poi la fase di prenotazione e somministrazione attraverso diversi canali: gli sportelli Cup, iniziative mirate delle singole aziende sul territorio, la vaccinazione al domicilio per gli over 80 non deambulanti, un canale informatico e un numero verde. Nell’estremo ponente – aggiunge Toti – con il vaccino AstraZeneca il piano riguarderà anche frontalieri e successivamente gli under55 su tutto il territorio”.

“La campagna vaccinale – ha concluso il presidente della Regione - sarà uno sforzo imponente per la nostra sanità. Anche se saremo bravi, immagino che potrà esserci qualche intoppo ma voglio assicurare ai liguri che nessuno sarà lasciato indietro e recupereremo tutte le situazioni di eventuale difficoltà. Stiamo parlando di migliaia di persone da vaccinare entro maggio: saranno tre mesi di lavoro molto intensi. Ora partiamo e collauderemo in corso d’opera questo complesso meccanismo”.

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