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Giovedì 18 FEBBRAIO 2021
Vaccini Covid. Scotti (Fimmg): “Tariffa per medici di famiglia va decisa con accordi regionali”

Il segretario del principale sindacato dei medici di famiglia commenta la bozza trasmessa per il loro coinvolgimento nella campagna vaccinale. Risponderemo in settimana, non siamo disponibili, però, a parlare di tariffe in questa intesa, considerato che ci sono 6 o 7 Regioni che hanno concluso accordi regionali”

“Risponderemo in settimana, dopo le necessarie valutazioni, alla nuova bozza del 'Protocollo d'intesa tra il Governo, le Regioni e i sindacati per le vaccinazioni anti-Covid dal medico di famiglia. Abbiamo ricevuto il documento ieri. Non siamo disponibili, però, a parlare di tariffe in questa intesa, considerato che ci sono 6 o 7 Regioni che hanno concluso accordi regionali. È un tema che deve essere necessariamente demandato alla contrattazione regionale”. Lo spiega, all'Adnkronos Salute, Silvestro Scotti, dopo aver visionato il testo - 'da valutare ancora con attenzione - che rappresenta una cornice nazionale ma che indica, al suo interno, anche un «trattamento economico riconosciuto pari ad euro 6,16 per immunizzazione”, che può avere una maggiorazione «fino al 50%», in pratica fino a poco meno di 10 euro (9,24).
 
“Le tariffe - precisa Scotti - dipendono dal modello organizzativo che viene proposto a livello locale. E quindi vanno decise in quell'ambito. Il problema, piuttosto, è come omogeneizzare i percorsi e le procedure, in modo da garantire al meglio i cittadini e gli operatori”. Per quanto riguarda la disponibilità alla vaccinazione, continua Scotti, “la medicina generale non si è mai tirata indietro, tanto che, in questa fase di assenza di un'intesa nazionale, sono stati chiusi diversi accordi regionali come in Val D'Aosta, Piemonte, Emilia Romagna e diversi in altre Regioni”.

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