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Giovedì 18 FEBBRAIO 2021
Covid. Verona, parte vaccinazione per specialisti liberi professionisti in attività e medici in pensione

Lo annuncia l’Omceo, riferendo di avere ricevuto, al momento, oltre 800 richieste di sottoporsi alla profilassi da parte di queste categorie di professionisti. Le vaccinazioni inizieranno sabato 20 febbraio, partendo dai medici liberi professionisti. Rugiu: "La ridotta disponibilità di dosi di vaccino su scala regionale si è ripercossa negativamente anche sulla profilassi dei medici iscritti agli Ordini”.

Si apre sabato 20 febbraio la campagna di vaccinazioni anti Covid-19 per gli specialisti liberi professionisti in attività dell’Omceo di Verona e, a seguire, per i medici in pensione. Lo annuncia l’Omceo in una nota in cui spiega che al momento sono oltre 800 i camici bianchi che hanno effettuato la richiesta di sottoporsi alla profilassi attraverso l'Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri di Verona, che sta progressivamente aggiornando l'elenco e inoltrandolo, di volta in volta, al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della AULSS 9 Scaligera.

Le somministrazioni proseguiranno in base alla disponibilità delle dosi di vaccino. I primi a sottoporsi alla profilassi saranno gli specialisti liberi professionisti in attività: attualmente sono 609 quelli che hanno aderito alla campagna di vaccinazione inviando il proprio nominativo all'OMCeO di Verona.

“La AULSS 9 Scaligera sta scorrendo l'elenco per inoltrare le convocazioni in base alla cronologia delle iscrizioni e ha messo a disposizione un link al quale i medici si possono collegare per confermare la data e l'ora dell'appuntamento per l'inoculazione della prima dose. Una volta terminata questa fase, verranno convocati i 232 medici in pensione che hanno aderito alla campagna di vaccinazione”, spiega l’Omceo.

Il presidente dell'Ordine dei Medici di Verona, Carlo Rugiu, esprime “soddisfazione” per “il risultato raggiunto grazie alla collaborazione con il SISP e con le Direzioni strategiche della AULSS 9 Scaligera”. “Comprendo che i tempi si sono allungati e che molti degli iscritti aspettavano da settimane questa notizia, ma la ridotta disponibilità di dosi di vaccino su scala regionale si è ripercossa negativamente anche sulla profilassi dei medici iscritti agli Ordini del Veneto”, dichiara Rugiu.

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