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Giovedì 25 FEBBRAIO 2021
Due progetti di legge nel Lazio, uno su Psicologo Cure Primarie e l’altro per introdurre lo “psico-oncologo”

Il primo a firma di Sara Battisti (Partito Democratico) e il secondo di Loreto Marcelli (M5S). Lo Psicologo di Base dovrebbe operare al fianco del Mmg. Differentemente la figura dello “psico-oncologo” entrerebbe nelle strutture ospedaliere, “al fianco delle equipes di oncologia”, dando sostegno a pazienti e familiari.

Presentate oggi in Commissione Sanità del Consiglio Regionale del Lazio due proposte di legge, la prima prevede l’introduzione dello Psicologo delle Cure Primarie (PL n. 138 illustrata da Sara Battisti) e la seconda l’istituzione del servizio psico-oncologico (PL n. 191 illustrata da Loreto Marcelli).

Lo Psicologo delle Cure Primarie
"L’incardinamento in commissione Sanità della Regione Lazio della proposta di legge relativa alla sperimentazione dello Psicologo per le Cure Primarie rappresenta un importante passo avanti per la salute dei cittadini e l’apertura verso una rinnovata e più completa idea di benessere”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, Federico Conte.

“I casi di disagio psicologico riportati negli ultimi anni – ha proseguito il Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio - dalle statistiche hanno conosciuto con l’avvento dell’emergenza Covid un’ulteriore, preoccupante accentuazione. La proposta di legge n.138 ha il merito di proporre l’istituzione di una figura che, operando a stretto contatto con il Medico di Base e in connessione con altri profili specialistici, può dimostrarsi in grado di intercettare un ampio spettro di problematiche, da quelle apparentemente meno insidiose a quelle di maggiore gravità, fornendo un essenziale supporto e orientamento al cittadino-paziente”.

“Se istituita, la figura dello Psicologo delle Cure Primarie contribuirà a innalzare in misura significativa la qualità delle prestazioni del sistema sanitario, darà un significato più pieno alla tutela del diritto alla Salute e offrirà un importante sostegno ai tanti cittadini impossibilitati, in questa difficile congiuntura economica, a ottenere adeguata assistenza”, ha aggiunto.

“Infine, risulterà evidente anche l’impatto positivo della decisione sul piano finanziario, dal momento che investire sul benessere psicologico - è un dato ormai acquisito a livello internazionale - comporta enormi risparmi sotto altre voci di spesa. Ringrazio per il lavoro fatto la proponente della legge, Sara Battisti con l’auspicio che l’iter di approvazione del testo proceda speditamente, raccogliendo un consenso trasversale alle diverse forze politiche”, ha spiegato ancora Conte.

Lo “psico-oncologo”
“Introdurre nelle strutture ospedaliere la figura dello psico-oncologo significa dare un supporto fondamentale ai pazienti, ai familiari e agli stessi operatori sanitari che quotidianamente affrontano i problemi legati alle patologie neoplastiche. Regolamentare con una legge ad hoc l’istituzione di questa figura vuol dire dare il giusto valore alla dimensione psicologico-sociale che una malattia come il cancro investe in maniera devastante”.
Così Loreto Marcelli, consigliere M5S alla Regione Lazio e vice-presidente della Commissione Sanità a margine della Commissione regionale in cui è stata incardinata la Proposta di Legge a sua prima firma, sull’Istituzione del servizio psico-oncologico nella rete oncologica regionale.

“Obiettivo della Legge - ha affermato Marcelli - è quello di far entrare nelle equipes di oncologia delle strutture ospedaliere, la figura dello psico-oncologo, affinché esso possa collaborare, in sinergia con i medici, alla cura del paziente, dando un supporto psicologico anche ai familiari”.

“Qualunque sia la diagnosi, la prognosi e la risposta alle terapie, non esistono tumori di scarsa rilevanza – ha proseguito -. Il cancro rappresenta sempre, per il paziente e per la famiglia, ma anche per i terapeuti, una prova esistenziale sconvolgente che esige un’attenzione particolare anche dal punto di vista psicologico, sia durante il percorso terapeutico che per scongiurare il rischio che possibili ripercussioni di natura psico-sociale, possano condizionare il resto della vita. Uno specialista che sappia intervenire con la giusta metodologia rappresenta un elemento costitutivo del trattamento della persona affetta da tumore”.

“Se il cancro rappresenta sempre una sfida nell’ambito delle patologie mediche, un’ulteriore sfida è quella di riuscire a sostenere psicologicamente chi sta affrontando quello che rappresenta un vero e proprio calvario, fisico e interiore”, conclude il consigliere M5S.
 
Lorenzo Proia

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