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Martedì 09 MARZO 2021
Vaccini Covid. Cgil: “Pesano ritardi macchina organizzativa: individuazione delle sedi di vaccinazione e ruolo mmg”

“Da qui la necessita di un tavolo stabile di confronto, con incontri periodici e un monitoraggio costante dei dati, per fornire al sindacato un quadro chiaro della situazione e consentirgli di dare un fattivo contributo al successo della campagna vaccinale”, spiegano a margine di un incontro con Riccardi che per il sindacato: “ha confermato le falle e i ritardi che hanno segnato la strategia di contrasto alla pandemia in questa regione”.

Sull’andamento della campagna vaccinale in regione “le incertezze sui tempi di fornitura dei vaccini non bastano a giustificare le falle di una macchina organizzativa che sconta ritardi sia nell'individuazione delle sedi di vaccinazione che nella definizione di altri aspetti fondamentali come il ruolo dei Medici di base”.
 
Lo ha affermato Rossana Giacaz, responsabile Sanità e Welfare della segreteria regionale Cgil, al termine dell'incontro tra i sindacati e il vicepresidente del Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

“Mancano inoltre i dati disaggregati - ha osservato Giacaz - che chiediamo da tempo, sulle percentuali di adesione nella Sanità e nell’assistenza. Assistenza dove il numero di operatori vaccinati, secondo quanto dichiarato dallo stesso assessore, è sensibilmente più basso. Da qui la necessita di un tavolo stabile di confronto, con incontri periodici e un monitoraggio costante dei dati, per fornire al sindacato un quadro chiaro della situazione e consentirgli di dare un fattivo contributo al successo della campagna vaccinale”.

In generale, ha concluso, “l'incontro di oggi ha confermato le falle e i ritardi che hanno segnato la strategia di contrasto alla pandemia in questa regione, messe a nudo purtroppo dagli altissimi numeri di contagi e di decessi registrati nella seconda ondata. In primis il forte depauperamento dei dipartimenti di prevenzione, sia in termini di personale che di funzioni. Proprio per questo riteniamo sbagliata la scelta di demandare alle singole aziende, nell’ambito delle linee di gestione 2021, gli investimenti sulla prevenzione”.

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