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Giovedì 11 MARZO 2021
Covid. In Puglia nuove restrizioni, Emiliano firma ordinanza

Fino al 6 aprile su tutto il territorio regionale sarà vietato stazionare nei luoghi pubblici con persone non conviventi o non appartenenti al proprio nucleo familiare. Nuovi restrizioni anche per i bar. Per le province di Bari e Taranto, dal 12 marzo al 6 aprile, sospensione della didattica in presenza, salvo laboratori o bisogni educativi speciali. Scuola in presenza anche per i figli di personale sanitario o altre professioni indispensabili a garantire servizi essenziali. L’ORDINANZA

Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha disposto, con Ordinanza n. 74, nuove misure restrittive “per contrastare la ripresa della curva epidemiologica”.

L’ordinanza prevede:

Dal 10 marzo al 6 aprile su tutto il territorio regionale

- divieto di stazionare con persone non conviventi o non appartenenti al proprio nucleo familiare nei pressi degli istituti scolastici, nelle piazze, nelle pubbliche vie, lungomare e belvedere, se non per per usufruire di servizi essenziali.
I sindaci valutano, in caso di rischio di assembramento, la chiusura di piazze o vie per l'intera giornata o alcune fasce orarie.

- dalle 18 di giorni festivi e prefestivi, divieto di asporto di bevande da attività autorizzate alla somministrazione e distributori automatici h24.

- dalle 18 divieto di asporto dai bar

- resta l'obbligo di indossare la mascherina all'esterno e all'interno dei locali, salvo il tempo della consumazione; di esporre all'ingresso del locale un cartello che indichi il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente; resta fortemente raccomandata la consegna a domicilio di alimenti e bevande.

Dal 12 marzo al 6 aprile per le province di Bari e Taranto
sospensione dell'attività didattica in presenza, salvo attività laboratoriali o per rispondere alle esigenze di alunni e alunne con bisogni educativi speciali.
Le scuole garantiscono la frequenza in presenza di figli e figlie di personale sanitario o altre professioni le cui prestazioni sono indispensabili a garantire servizi essenziali.

Salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3mila euro.
Se la violazione è commessa nell'esercizio di una attività di impresa, si applica anche la sanzione accessoria della chiusura dell'attività da 5 a 30 giorni.

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