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Venerdì 12 MARZO 2021
Vaccino Covid. Pazienti con tumori e malattie di cuore nella 1ª categoria. Foce: “Abbiamo vinto una battaglia di civiltà, parta subito la campagna di immunizzazione”

“È necessario, come ha sottolineato il Presidente del Consiglio Draghi, assumere decisioni ponderate ma anche molto rapide. Tutte le Regioni devono attivarsi quanto prima per mettere in sicurezza questi pazienti, che sono più a rischio di morte se contagiati”, così il presidente Francesco Cognetti.

“L’inserimento dei pazienti oncologici ed ematologici in trattamento attivo e cardiologici gravi nella prima categoria di priorità per la vaccinazione anti Covid è una battaglia di civiltà vinta da FOCE, la Federazione degli Oncologi, Cardiologi ed Ematologi. Questi cittadini estremamente vulnerabili possono essere messi subito in sicurezza, grazie all’aggiornamento del Piano strategico nazionale per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19. Si tratta di un grandissimo risultato”.
 
Così in una nota diffusa oggi dalla federazione che ricorda come il nuovo Piano abbiaidentificato 5 categorie prioritarie in base all’età e alla presenza di condizioni patologiche.
 
“Nella prima categoria – afferma Francesco Cognetti, presidente FOCE - sono state inserite le persone con elevata fragilità, in cui rientrano anche pazienti con patologia tumorale maligna in fase avanzata non in remissione, pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure, pazienti con scompenso cardiaco in classe avanzata e con post shock cardiogeno. Queste caratteristiche sono state proposte e condivise con FOCE. Questi cittadini estremamente vulnerabili saranno quindi vaccinati in parallelo con gli ultraottantenni. Plaudiamo anche alla scelta di inserire nella stessa categoria di priorità per la vaccinazione anche i conviventi delle persone colpite da cancro”.
 
FOCE - spiega la nota - negli ultimi mesi, ha più volte chiesto di immunizzare i 400mila pazienti oncologici ed ematologici in trattamento attivo e cardiologici gravi in contemporanea con gli over 80. Sono cittadini molto fragili che corrono gravi rischi, se contagiati dal Covid.
 
“La nostra Federazione – sottolinea ancora Cognetti - ha inoltre ribadito che i clinici (oncologi, cardiologi ed ematologi) sono a disposizione per somministrare i vaccini immediatamente nelle strutture di riferimento, senza difficoltà o ritardi.È necessario, come ha sottolineato recentemente il Presidente del Consiglio Mario Draghi, assumere decisioni ponderate ma anche molto rapide. Tutte Regioni devono attivarsi quanto prima per vaccinare i più vulnerabili”.
 
“La fragilità del sistema complessivo è testimoniata dal tasso di mortalità fra i contagiati dal Covid, che viene riferito come particolarmente elevato nel nostro Paese da tutte le agenzie internazionali più accreditate – conclude il Cognetti -. Inoltre il recente rapporto prodotto dall’Istat e dall’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato che tra marzo e dicembre 2020 si sono osservati in Italia circa 108.000 decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019. L’unico modo per abbattere questa mortalità è vaccinare subito le persone più a rischio, quindi gli ultraottantenni e i pazienti fragili”.

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