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Mercoledì 17 MARZO 2021
Tumori dell’apparato digerente. Perse durante la pandemia migliaia di diagnosi: - 6.700 adenomi avanzati e -1.168 cancro colorettale

Questo a causa degli esami di esami di screening dimezzati (-52%). E rispetto al triennio 2017-19, nel 2020 le diagnosi di cancro gastrico sono diminuite del 15,9%, quelle di cancro colorettale dell’11,9% e quelle di cancro pancreatico del 9,9%. I dati dell’indagine della Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente presentati in occasione del mese per la prevenzione del cancro colorettale

È allarme sulle mancate diagnosi per i tumori di colon retto, stomaco e pancreas durante la pandemia. Tumori che rappresentano rispettivamente il secondo, il sesto e il settimo tumore più frequente in entrambi i sessi in Italia nel 2020. Quelle del cancro gastrico, rispetto al triennio 2017-19, nel 2020 sono diminuite 15,9%, -dell’11,9% quelle del cancro colorettale, e del 9,9% le diagnosi di cancro del pancreas. Al Centro (-16,5%) e nel Nord Italia (-13,7%) il maggior calo dei casi di Crc, con il Sud (-4,1%) nettamente distanziato. Significativo anche il numero di diagnosi perse di cancro allo stomaco: -19% al Nord, -9,4% al Sud. Per quanto riguarda i tumori al pancreas, il Nord ha registrato il maggior calo, con 14,1% casi in meno diagnosticati.
 
Sono questi i dati emersi da un’inchiesta sugli effetti negativi che la pandemia di Sars-CoV-2 ha avuto sulla mancata diagnosi dei tumori dell’apparato digerente realizzata da Fismad, la Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente in occasione del mese per la prevenzione del cancro colorettale.
 
“I dati emersi dalla nostra indagine mostrano come le riduzioni del volume delle attività diagnostiche gastroenterologiche specialistiche dovute alla pandemia Covid-19 abbiano portato a un numero considerevole di diagnosi perse dei tre ‘grandi killer’, vale a dire i tumori dello stomaco, del colon-retto e del pancreas – sottolinea Elisabetta Buscarini, Presidente Fismad – se non ci sarà un’inversione di tendenza, gli effetti della pandemia Covid-19 potrebbero compromettere drasticamente l’effetto protettivo dello screening CCR accumulato in due decenni e invertire le tendenze positive osservate per i tumori del colon-retto e dello stomaco. Per questo ci appelliamo anche alla nostra classe politica”.
 
Numeri allarmanti: - 6.700 adenomi avanzati e -1.168 casi di cancro colorettale. I dati sul cancro colorettale riflettono anche le conseguenze dell’interruzione dei programmi di screening in tutta Italia. La sospensione e ritardi nello screening organizzato per il cancro colorettale, hanno portato a conseguenze allarmanti. Le mancate diagnosi del percorso screening: 1.168 casi di cancro colorettale - e 6.700 adenomi avanzati sono stati persi alla diagnosi in tutto il Paese a causa degli esami di esami di screening dimezzati (-52%). Un ritardo diagnostico che emerge con allarmante chiarezza dall’ultimo report dell’Osservatorio Nazionale Screening (Ons) e ripreso da Fismad – Federazione Società Malattie Apparato Digerente, sulla base del confronto fra il numero di diagnosi fatte da gennaio a ottobre 2020 con quelle dello stesso periodo nel 2019.
 
In Lombardia Screening in calo del 78%, con ritardi fino a 7 mesi. I dati pubblicati dall’Ons stimano un ritardo di screening di 4,7 mesi in tutto il paese, con punte di 7,1 e 8,4 mesi rispettivamente in Lombardia e Calabria. In Lombardia sono stati inviati 743 mila inviti in meno rispetto al 2019, con un concomitante calo negli esami di screening del 78%, nettamente superiore a quello nazionale (-52%).
Minor propensione allo screening per 1 italiano su 5. Oltre alla riduzione importante degli inviti allo screening, anche l’elevata percezione del rischio infettivo ha contribuito a scoraggiare gli utenti nell’adesione allo screening per timore di recarsi in una struttura sanitaria: dalle valutazioni riportate è emersa, infatti, una riduzione della propensione alla partecipazione allo screening colorettale del 20%.
 
Le conseguenze cliniche. Dal punto di vista clinico dati dimostrano che le conseguenze maggiori delle mancate diagnosi si traducono in una possibile incremento del 3% dello stadio alla diagnosi del tumore cancro colorettale, un possibile aumento del 12% della mortalità per ritardi oltre i 12 mesi.

Fonti: Buscarini E, DLD 2021; Rapporto ONS, ottobre 2020; Ricciardiello L, Gastroenterol 2020; Zorzi M. Endoscopy 2020.
 

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