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Lunedì 26 APRILE 2021
Riconoscimento Osteopati, fare presto



Gentile Direttore,
in occasione della sua elezione alla guida della Federazione nazionale Ordine TSRM e PSTRP, la neo-presidente Teresa Calandra ha ritenuto, tra l’altro, di menzionare la necessità di dare compimento all’iter legislativo per il riconoscimento delle nuove professioni. Quanto riferito in questa prima intervista potrebbe interpretarsi come necessità prioritaria; ragion per cui la nostra associazione di osteopati che svolgono solo questa attività offre immediato contributo.
 
Gli osteopati italiani, in possesso o meno di requisiti e titoli pedagogici abilitanti e verificabili, non possono iscriversi ad alcun albo professionale, rischiando di subire contestazione di esercizio abusivo di professione sanitaria per la quale è prevista necessaria abilitazione dello Stato. Il periodo pandemico da SARS-CoV-2, la graduale ripresa delle attività e l’aumentata domanda di cura descrivono l’attuale acuirsi di tale precarietà.
 
Come la Presidente Calandra, richiamiamo l’art. 7 della Legge 3/2018 e, da parte nostra, l’urgente necessità di approvare il già definito profilo professionale, unitamente ai “criteri per la valutazione dell’esperienza” e “per il riconoscimento dei titoli equipollenti”. Siamo convinti che, allo stato, la definizione di ruoli e competenze professionali non possa essere disgiunta dalla contestuale identificazione dei criteri di cui sopra. Infatti, considerato il tempo trascorso e le emergenze attuali, servirebbe a poco definire la figura professionale senza la chiarezza dei requisiti di coloro che potranno interpretarla nell’esercizio. Anzi, si definirebbero ulteriori elementi di precarietà.
 
La contemporanea decretazione, unitamente ad altre prassi legislative consolidate, permetterebbe l’identificazione di un primo contingente di osteopati con idoneità e tracciabilità di competenze. E gli stessi criteri identificativi diventerebbero riferimento per “eventuali percorsi formativi integrativi” a beneficio degli altri in assoluta coerenza e nello spirito della stessa legge 3/2018.
 
Luigi Ciullo
Presidente Associazione osteopati esclusivi

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