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Giovedì 29 APRILE 2021
Vaccini Covid. Fimmg Bari ad Emiliano: “Ci addossano colpe che non abbiamo”. Lui risponde: “Vi chiedo di guardare oltre”

La Fimmg Bari chiede al presidente un intervento in difesa dei medici di famiglia, accusati  di non dare il massimo per la campagna vaccinale per interessi propri. Il governatore risponde: “Nella cronaca di questa pandemia accade sovente di subire a torto o a ragione polemiche ed attacchi. I medici di famiglia sono a base imprenscindibile del nostro sistema sanitario territoriale. Ci sono disagi causati dalla somministrazione a singhiozzo dei vaccini da parte del Governo. Vi chiedo di guardare oltre le ingiuste critiche che vi hanno rivolto”. LA LETTERA DELLA FIMMG BARI e LA LETTERA DI EMILIANO

Fimmg Bari e presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, protagonisti ieri di un carteggio pubblico sulla questione vaccini. A firmare la prima lettera il Segretario di Fimmg Bari, Nicola Calabrese, che ha chiesto l’intervento di Emiliano a difesa della categoria dei medici di famiglia, “ingiustamente accusati”, dice Calabrese, di ostacolare la campagna vaccinale adducendo scuse per non dare il massimo. Ma se i medici di famiglia non danno il massimo, precisa il sindacalista, è per via delle carenze organizzative della campagna non imputabili ai professionisti, che diventano vittime del mal funzionamento del sistema.

“Da settimane i medici di famiglia sopportano le conseguenze di mancanze organizzative del sistema vaccinale e della carenza di dosi, sono sottoposti ad una pressione insostenibile ed esposti a minacce e ad una crescente conflittualità con i pazienti. Eppure, per passione per la propria professione, dedizione verso i propri assistiti e spirito di servizio stanno andando avanti, offrendo un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi della campagna vaccinale, come riconosciuto dalla Direzione della Asl Bari. Nonostante questo, qualcuno vuol far passare l’immagine di una categoria le cui motivazioni per aderire alla campagna vaccinale sarebbero addirittura di natura economica, secondo l’ultima delle accuse che sono circolate e che nessuno dall’interno delle istituzioni si è preoccupato di smentire. Tale accusa in questo momento è paradossale e inaccettabile perché mette in discussione tutte le motivazioni che sono alla base della nostra adesione e del nostro operato”, commenta Calabrese.

Per la Fimmg Bari “il mancato riconoscimento dell’impegno e del sacrificio da parte dei medici di famiglia, viene percepito come un ulteriore motivo per ritirare la propria disponibilità a contribuire alla campagna di vaccinazione regionale”. Per questo la richiesta di un intervento pubblico del presidente della Regione a chiarire le motivazioni e le scelte fatte dalla Regione in merito alla partecipazione della medicina generale alla campagna vaccinale e sul ruolo che svolge all’interno del sistema sanitario regionale.

Immediata la replica di Emiliano. “Raccolgo la vostra sollecitazione per chiedervi di guardare oltre le ingiuste critiche che vi hanno rivolto”, è la prima risposta del presidente, che evidenzia come “nella cronaca di questa pandemia accade sovente che ciascuno di noi - spesso senza avere alcuna responsabilità - subisca a torto o a ragione polemiche ed attacchi".

Il presidente quindi evidenzia come “i medici di famiglia in questa fase stanno affrontando un compito delicato e importantissimo e si stanno comportando egregiamente nonostante i disagi causati dalla somministrazione a singhiozzo dei vaccini da parte del Governo”.

“Sapete - è un altro passaggio della lettera aperta di Emiliano ai medici di famiglia - che vi ho sempre considerato la base imprenscindibile del nostro sistema sanitario territoriale e che ho dato indirizzo di fornirvi con continuità tutti i vaccini disponibili”.

“Ce la faremo cari amici ed amiche - conclude il governatore -, riusciremo a vaccinare tutti non appena avremo le dosi necessarie e lo faremo assieme ai colleghi degli ospedali e delle Asl che pure ringrazio per i record di somministrazione che stanno raggiungendo”. E quindi la promessa di un incontro “per salutarci e per migliorare insieme il nostro lavoro”.

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