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Giovedì 06 MAGGIO 2021
Visite nelle Rsa. Manifestazione il 9 maggio: “Fate presto, nelle Regioni è caos totale su riaperture”

Appello al Ministro Speranza, al Presidente della CEI e a tutte le congregazioni religiose presenti in Italia. Francolino (presidente ORSAN): “Il 9 maggio alle 9, per la Festa della mamma, noi familiari saremo davanti ai cancelli delle RSA con 9 rose rosse e tampone negativo per una manifestazione nazionale”

“Chiediamo un confronto e un incontro urgente con il Ministro Speranza per illustrargli la gravità della situazione che stanno vivendo gli ospiti delle RSA e RSD italiane. È il caos - spiega Dario Francolino, presidente del comitato ORSAN – Open RSA Now e portavoce delle due associazioni - ogni Regione e ogni RSA in mancanza dell’ordinanza nazionale del Ministero della Salute procede in autonomia. Mi chiedo – prosegue Francolino - quanto tempo ci si impieghi a scrivere un’ordinanza che deve contenere una sola norma: in RSA e nelle RSD si può entrare da subito con l’esito, negativo, di un tampone rapido naso-faringeo o facendolo direttamente in struttura. È così semplice! Ministro Speranza, ci appelliamo a lei, scriva il testo e lo promulghi entro oggi pomeriggio. Sto andando a incontrare mia madre e la vedrò ancora dietro un telo di plastica mentre la RSA accanto a quella in cui è ricoverata mia madre fa entrare i familiari, eseguendo in loco e a suo carico il tampone rapido naso faringeo. Le sembra che l’art. 32 della Costituzione sia rispettato? Tutto ciò è inaccettabile".
 
"Domenica 9 maggio alle 9.00 – conclude Francolino - in occasione della Festa della mamma, con o senza l’emanazione di un’ordinanza nazionale per la riapertura delle visite come familiari, parenti, amici e caregiver ci presenteremo tutti davanti ai cancelli delle RSA e RSD italiane con 9 rose rosse e il risultato di un tampone antigenico negativo e se non ci faranno entrare andremo direttamente a fare denuncia per sequestro di persona presso le Forze dell’Ordine. Una manifestazione silenziosa, pacifica e dolorosa. Un solo e unico grande gesto d’amore e di protesta contro questa inaccettabile e barbara inciviltà”.

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