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Giovedì 27 MAGGIO 2021
Covid. Tribunale di Verona boccia ricorso dell’operatore no vax

Dopo il Tribunale di Belluno, anche quello di Verona si pronuncia a sostegno della Direzione di una Rsa che aveva sospeso un operatore sanitario che aveva rifiutato di vaccinarsi. Per il giudice, infatti, il diritto alla salute dei soggetti fragili e della collettività prevale rispetto alla libertà di chi non intenda vaccinarsi.

Una nuova sentenza conferma la linea duro contro gli operatori sanitari no vax. In particolare delle Rsa. Dopo il Tribunale di Belluno, infatti, anche quello di Verona ha respinto il ricorso di un operatore sanitario di una struttura per anziani sospeso per avere deciso di non vaccinarsi. La sentenza, fa sapere il Corriere del Veneto, riguarda l’Ipab di Bussolengo, primo caso noto, in provincia di Verona, di una Rsa che ha di fatto estromesso tre lavoratori.

“Uno di questi, un fisioterapista, ha semplicemente preferito sospendere la collaborazione mentre un’altra operatrice ha cambiato lavoro, diventando dipendente della sanità pubblica", riferisce il giornale. Il terzo dipendente, invece, aveva presentato ricorso. Respinto, per l’appunto, dal tribunale scaligero che, spiega il Corriere Veneto, "con una sentenza che richiama apertamente quella di Belluno".

Per il giudice si ritiene "prevalente il diritto alla salute dei soggetti fragili che entrano in contatto con gli esercenti le professioni sanitarie e, più in generale, il diritto alla salute della collettività» rispetto «alla libertà di chi non intenda vaccinarsi”.

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