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Martedì 15 GIUGNO 2021
Covid. TDMe scrive a Verì: “Ai medici servono chiarimenti sulla prescrizione dei tamponi” 

Il Tribunale per i Diritti e Doveri del Medico interviene alla luce delle numerose richieste di tamponi arrivate dai medici da parte di chi, per partecipare a manifestazioni civile e religiose, deve attestare la negatività al Covid. “I medici si chiedono se essi sono autorizzati a prescrivere a carico del Ssn i tamponi rapidi per queste finalità. Serve emanare una specifica disposizione per evitare future contestazioni di eccessive prescrizioni”.

I medici sono autorizzati a prescrivere a carico del Ssn i tamponi rapidi che permettono ai propri assistiti di partecipare a manifestazioni pubbliche civili e religiose? Se lo chiedono in molti, tanto che il Tribunale per i Diritti e Doveri del Medico ha scritto all’assessore alla Salute Nicoletta Verì per chiedere chiarimenti e specifiche disposizioni in materia.

Una necessità che emerge con particolare forza ora che, con il progressivo aumento della copertura vaccinale della popolazione stanno per essere annullate tutte le restrizioni alla libera circolazione. “Questo ritorno alla libertà di circolazione della popolazione viene subordinata dalla maggior parte dei responsabili delle attività civili e religiose alla presentazione di un documento attestante l’effettuazione di un tampone rapido risultante negativo al Covid-19 che salvaguardi l’incolumità dei partecipanti alle specifiche manifestazioni. Una modalità operativa preventiva che si traduce in un aumento delle richieste di esecuzione di tamponi rapidi per Covid-19 da parte dei cittadini ai loro medici di famiglia”, osserva Walter Palumbo, presidente del TDMe Abruzzo.

E, in effetti, riferisce Palumbo, “sono numerose le segnalazioni di medici di famiglia alla nostra Associazione che chiedono se essi sono autorizzati a prescrivere a carico del Servizio Sanitario Nazionale i tamponi rapidi che permettono ai propri assistiti di partecipare a manifestazioni pubbliche civili e religiose”.

Per il TDMe Abruzzo “al fine di evitare future contestazioni di eccessive prescrizioni di tamponi rapidi per Covid-19 ai medici di famiglia” è necessario, da parte della Regione, “emanare specifica disposizione al riguardo”.

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