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Mercoledì 16 GIUGNO 2021
Fofi alle Regioni: “Non si può ritardare oltre l’avvio delle vaccinazioni in farmacia”

“Nella fase attuale si sta generando confusione e sfiducia nella collettività ed è necessario coinvolgere subito tutti i professionisti della salute che possono contribuire direttamente all’immunizzazione, così da completare al più presto la copertura della popolazione. Chiediamo che le Regioni accelerino la stipula degli accordi con le farmacie, perché si rischia di non essere pronti quando si dovrà affrontare la prossima campagna antinfluenzale, alla quale con tutta probabilità dovrà associarsi la somministrazione di una terza dose di vaccino contro il SARS-CoV-2”.

Il Comitato centrale della FOFI ha rivolto un appello alle Regioni perché “si mettano finalmente a sistema nella campagna vaccinale contro il SARS CoV-2 i farmacisti e le farmacie di comunità”.
 
“Nella fase attuale si sta generando confusione e sfiducia nella collettività ed è necessario coinvolgere subito tutti i professionisti della salute che possono contribuire direttamente all’immunizzazione, così da completare al più presto la copertura della popolazione. Oggi - si legge in una nota della Fofi - il Servizio sanitario nazionale può contare su 26.000 farmacisti formati come vaccinatori, pronti a operare in oltre 11.000 farmacie su tutto il territorio nazionale. Inoltre, dai dati attualmente disponibili, è emerso che i flaconi dei vaccini a mRNA, una volta scongelati, se non vengono aperti possono essere conservati fino a un massimo di un mese a temperature compatibili, da +2 a +8°, con i frigoriferi presenti per legge in ogni farmacia”.
 
“Chiediamo che le Regioni accelerino la stipula degli accordi con le rappresentanze delle farmacie, perché si rischia di non essere pronti quando si dovrà affrontare la prossima campagna antinfluenzale, alla quale con tutta probabilità dovrà associarsi la somministrazione di una terza dose di vaccino contro il SARS-CoV-2. E’ evidente che, come indicato anche dal Commissario straordinario, Generale Francesco Figliuolo, questo compito deve essere affrontato, come avviene in Europa, attraverso una rete di prossimità di cui farmacisti e farmacie non possono non far parte”, conclude la Fofi.
 

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