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Lunedì 21 GIUGNO 2021
CTS ancora senza veterinari



Gentile Direttore,
in qualità di Medico Veterinario con quasi 20 anni di oltremodo gratificante carriera accademica alle spalle, desidero esprimere il mio grande sconforto e disappunto per non vedere ancora cooptato un singolo rappresentante della nostra benemerita categoria professionale in seno al Comitato Tecnico-Scientifico, popolarmente noto con l'acronimo CTS.
 
Quanto sopra a dispetto del fatto che la Medicina Veterinaria affonda le sue storiche radici nelle malattie infettive, non dimenticando altresì la comprovata origine dagli animali di molti virus (nonché di una folta schiera di agenti infettivi di natura non virale) in grado d'infettare l'uomo e, più in particolare, di SARS-CoV e MERS-CoV, i due coronavirus "predecessori" di SARS-CoV-2 - l'agente responsabile della CoViD-19 -, che sarebbe seriamente indiziato, a sua volta, di essersi evoluto da una o più specie selvatiche.
 
Cionondimeno ed in manifesto contrasto rispetto al principio della "One Health" - la salute unica di uomo, animali ed ambiente -, di Veterinari non vi è ancora traccia nel CTS, la cui composizione è stata peraltro aggiornata lo scorso Marzo.
 
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum!

Giovanni Di Guardo
Già Professore di Patologia Generale e Fisiopatologia Veterinaria presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Teramo

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