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Giovedì 24 GIUGNO 2021
Covid. A causa della variante Delta in Israele torna l’obbligo di mascherine al chiuso e si rimanda ad agosto l’ingresso dei turisti

Oltre 100 nuovi contagi per due giorni consecutivi, con un’incidenza particolarmente alta fra i giovani non vaccinati. E il 70% delle infezioni sono determinate proprio dalla variante Delta. Da qui la decisione di introdurre alcune misure di sicurezza, compreso lo slittamento al 1 agosto, anziché al 1 luglio come previsto, della possibilità di ingresso nel Paese dei turisti vaccinati.

La variante Delta fa paura anche in uno dei Paesi più vaccinati al mondo. In Israele si sono registrati oltre 100 nuovi contagi per due giorni consecutivi, con un’incidenza particolarmente alta fra i giovani non vaccinati. E il 70% delle infezioni sono determinate proprio dalla variante Delta proveniente dall'India.
 
Da qui la decisone del Governo israelian di rinviare al 1 agosto, anziché al 1 luglio come previsto, l’ingresso nel Paese dei turisti vaccinati. Inoltre, verrà reintrodotto l’uso obbligatorio delle mascherine al chiuso, una misura che era stata rimossa appena pochi giorni fa, lo scorso 15 giugno. Non si escludono anche ulteriori strette nell’applicazione delle quarantene e dei tamponi. In particolare, si pensa possa essere introdotta una multa da 1500 dollari per i genitori i cui figli violano l’isolamento. Anche chi è guarito dal Covid o è stato completamente vaccinato deve sottoporsi a un periodo di quarantena dopo essere entrato in contatto con una persona positiva con “una variante positiva”.
 
Al momento all’incremento dei contagi non è corrisposto un proporzionale aumento dei ricoveri, quindi i vaccini funzionano. Per questo si è deciso di imprimere un'acceelrazione per la vaccinazione dei giovani di 12-15, fascia d’età a cui è stato dato il via libera alla somministrazione del vaccino Pfizer poche settimane fa.

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