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Mercoledì 07 LUGLIO 2021
Pandemia e salute mentale di bambini e adolescenti: tre proposte concrete e uno sguardo continuo



Gentile Direttore,
isolamento, solitudine, incertezza, paura, immagini di morte: ne hanno risentito, nella fase più emergente della pandemia, non solo i pazienti che hanno contratto l’infezione, i familiari che hanno perso i propri cari, ma anche gli operatori sanitari, come pubblicato nella ricerca “Interventions to address mental health issues in healthcare workers during infectious disease outbreaks: A systematic review” (Zace, Di Pietro et al., 2021): tra i bambini e gli adolescenti si è assistito ad un incremento delle condizioni di difficoltà emotive, oltre che relazionali, sociali ed evolutive.

Alcuni dati epidemiologici del disagio. Nel periodo aprile-ottobre 2020, le visite pediatriche per problemi di salute mentale sono aumentate - negli Stati Uniti - del 31%, così come sono aumentati gli accessi ai Dipartimenti di emergenza (Leeb et., 2020). Ed ancora, da uno studio che ha analizzato gli effetti della quarantena sui bambini in Italia e in Spagna, è emerso che l’85,7% dei genitori ha percepito cambiamenti nello stato emotivo e nei comportamenti dei propri figli durante la quarantena (Orgilés et., 2020). 
 
I sintomi più frequenti sono stati: difficoltà di concentrazione (76,6%), noia (52%), irritabilità (39%), irrequietezza (38,8%), nervosismo (38%), sentimenti di solitudine (31,3%), disagio (30,4%) e preoccupazioni (30,1%). I sintomi emotivi e comportamentali dei bambini sembrano essere, inoltre, positivamente correlati alla condizione di benessere emotivo dei genitori. Di contro, la perdita del lavoro da parte dei genitori, l'isolamento, l'eccessivo confinamento e le preoccupazioni per la salute possono avere contribuito come fattori di rischio per l'aumento di violenza domestica, abusi e sfruttamento dei bambini. È quanto è stato evidenziato dal servizio del Telefono Azzurro, che ha registrato un aumento delle richieste per problemi di salute mentale del 14,4% e un aumento del 22,6% dei contatti via chat (Caffo et al., 2020). Si è avuto, inoltre, un aumento del 21,5% di casi di abusi e violenze, del 23,5% di problemi in rete e del 38,5% di problemi di salute mentale.
 
In questo contesto, si è assistito anche ad un aumento drammatico dei disturbi del comportamento alimentare con il raddoppio del numero dei pazienti secondo uno studio statunitense (Schwartz, 2021), dato confermato anche da un recente studio australiano (Haripersad, 2021). In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, si è avuto un incremento del 37% dei disturbi del comportamento alimentare nella fascia adolescenziale della popolazione. Ed ancora, sono aumentati gli atti di autolesionismo, tra cui il cutting e i tentativi di suicidio.

Nel lavoro pubblicato lo scorso anno dal nostro Centro di Ricerca (Prevalence, socio-economic predictors and health correlates of food insecurity among Italian children- findings from a cross-sectional study”) è emerso, accanto alla pandemia, il peggioramento complessivo di patologie non trasmissibili (diabete, asma, obesità, disabilità) e l’aggravamento delle già presenti condizioni di povertà delle famiglie. La compresenza “pandemica” di più patologie ha portato a coniare il termine “sindemia” (Horton, 2020). Un fatto questo da tenere presente, perché la riduzione del livello di emergenza per la pandemia da Covid.19 non deve far trascurare le altre patologie cliniche e anche sociali in atto. Un contesto di disparità sociale ed economica, aggrava - infatti - gli effetti negativi di ogni singola malattia.

Come intervenire per aiutare i bambini e gli adolescenti? Ecco alcune proposte:
- creare una rete efficace di supporto per i genitori con la collaborazione dei pediatri di famiglia e dei servizi socio-educativi presenti sul territorio;
 
- avviare una formazione specifica al fine di aiutare chi opera nei suddetti settori a sviluppare la capacità di ascoltare i bisogni dei bambini e degli adolescenti;
 
- intervenire per ridurre le diseguaglianze socio-economiche con interventi ad hoc per le famiglie in difficoltà.
 
Si tratta di interventi che saranno, però, destinati ad esaurirsi in breve tempo o a fallire se non accompagnati da uno sguardo continuo sui bambini e sugli adolescenti che sia veramente attento e rispettoso della preziosità di ogni figlio.

Maria Luisa Di Pietro
Professoressa associata di Medicina legale e Bioeticista, direttrice del Centro di Ricerca e Studi sulla Salute Procreativa - Facoltà di Medicina e chirurgia Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma


Bibliografia
Zaçe D, Hoxhaj I, Orfino A, Viteritti AM, Janiri L, Di Pietro ML. Interventions to address mental health issues in healthcare workers during infectious disease outbreaks: A systematic review. J Psychiatr Res. 2021 Apr;136: 319-333.
Leeb, R., Bitsko, R., Radhakrishnan, L., et al. Mental health−related emergency department visits among children aged, 2020. Retrieved from https://www.cdc.gov/mmwr/volumes/69/wr/ mm6945a3.htm
Orgilés M, Morales A, Delvecchio E, Mazzeschi C and Espada JP (2020) Immediate Psychological Effects of the COVID-19 Quarantine in Youth From Italy and Spain. Front. Psychol. 11:579038. doi: 10.3389/fpsyg.2020.579038
Caffo E, Scandroglio F. & Asta L. Debate: COVID-19 and psychological well-being of children and adolescents in Italy. Child and Adolescent Mental Health 2020; 25 (3):167-168
Schwartz MD, Costello KL. Eating Disorder in Teens during the COVID-19 Pandemic. Journal of Adolescent Health 2021; 68 (5): 1022.
Haripersad YV, Kannegiesser-Bailey M, Morton K, et al. Outbreak of anorexia nervosa admissions during the COVID-19 pandemic. Arch Dis Child 2021; 106: e15.
Zaҫe, D., Di Pietro, M.L., Reali, L. et al. Prevalence, socio-economic predictors and health correlates of food insecurity among Italian children- findings from a cross-sectional study. Food Sec. 13, 13–24 (2021). https://doi.org/10.1007/s12571-020-01111-1
Horton R. Offline: COVID-19 is not a pandemic. Lancet. 2020;396(10255):874. doi:10.1016/S0140-6736(20)32000-6

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