quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 16 LUGLIO 2021
Screening polmonare, ci sono anche altre esperienze, sosteniamole facciamole dialogare



Gentile Direttore,
apprendiamo con interesse da Quotidiano Sanità dell’avvenuta recente approvazione nell’ambito del Decreto Sostegni Bis del finanziamento di un programma nazionale sperimentale di screening polmonare (Rete Italiana Screening Polmonare-RISP) per gli anni 2021 e 2022.
 
Tale finanziamento conferma l’attenzione della Sanità Pubblica Italiana per la prevenzione del cancro polmonare che si era già concretizzato con il finanziamento nel 2019 di uno studio triennale promosso dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della Salute e coordinato da ISPRO dal titolo “Progetto Pilota di un programma di screening per il tumore polmonare integrato con la cessazione del fumo: percorsi, elezione dei soggetti e dei protocolli diagnostici, in vista di una valutazione Hta”.
 
Tale studio rappresenta la naturale prosecuzione di un impegno ultradecennale in questo ambito di ISPRO che ha condotto il trial ITALUNG in cui sono stati arruolati 3mila forti fumatori od ex-fumatori fra il 2004 ed il 2008 e che ha confermato l’efficacia della TC a bassa dose nello screening di questa neoplasia.
 
Esistono indubbiamente delle differenze delle due iniziative in termini di finalità (analisi di diversi metodi di reclutamento e dell’impatto della cessazione del fumo nello studio CCM; valutazione di due diversi intervalli dello screening in RISP), metodologia (varie tipologie di reclutamento dei soggetti partecipanti e di lettura dell’esame di screening ch sfruttano ed ottimizzano realtà già operanti nel territorio nello studio CCM; reclutamento tramite il medico di famiglia e lettura centralizzata in RISP) e strutturazione logistica (attività in pochi centri pubblici e privati qualificati in Toscana, Lombardia e Piemonte nello studio CCM; attività in numerosi Irccs distribuiti su tutto il territorio nazionale in RISP).
 
Pur in considerazione di queste diversità, si auspica che siano fatti tutti gli sforzi, a partire dai media, necessari affinché le due parallele progettualità non rimangano avulse l’una dall’altra, ma trovino il numero maggiore di punti in comune, onde evitare spreco di risorse e permettere in tempi congrui di raccogliere informazioni preziose per il decisore pubblico relativamente alla possibile uniforme implementazione dello screening polmonare su vasta scala.
 
A conferma dello sforzo unitario di intenti in essere, segnaliamo che sono in preparazione da parte dei radiologi coinvolti nelle due iniziative linee guida nazionali congiunte per l’esecuzione del test di TC a bassa dose di screening del cancro polmonare.
 
Gianni Amunni
Direttore Istituto per lo Studio, Prevenzione e Rete Oncologica (ISPRO)
FirenzeSede di Coordinamento dello studio CCM

© RIPRODUZIONE RISERVATA