quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 19 LUGLIO 2021
Nessuna valorizzazione per la medicina del territorio



Gentile Direttore,
ho letto la lettera della giovane collega Albertini: “Sono un medico di famiglia e non so immaginare come sarà il nostro lavoro se diventeremo dipendenti”. Nel 1995 ho terminato il corso di formazione in medicina generale dal 1998 lavoro sul territorio come MMG. Condivido le considerazioni e le preoccupazioni della collega.
 
Ma il problema è che la medicina del territorio nel corso degli anni non è stata valorizzata, non sono stati fatti investimenti economici, strutturali e organizzativi, non è stata strutturata una programmazione per il corso di formazione in medicina generale sul numero di colleghi da formare.
Ma qualcuno ha pensato perche' i miei colleghi vanno in pensione anticipatamente e il corso di formazione non ha appeal sui nuovi laureati? Qualcuno ci ha pensato o no?
 
Evidentemente no. Finiamola di pontificare che la medicina generale è al centro del SSN, sono decenni che devo ascoltare questa nenia.
Le nostre richieste sono poco ascoltate, durante la pandemia siamo stati in trincea in prima linea e un numero di colleghi deceduti erano MMG.
Chronic Care Model e piramide di Keiser vi ricorda qualcosa?
Ecco fatti e non parole.
 
Un famoso comico citava una frase del genere, ma qui non c'e' nulla da ridere perche' nel futuro se non ci sara' una vera rivoluzione ci sara' da piangere.
 
Mauro Somaschi
Medico di medicina generale, ATS Brianza
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA