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Lunedì 19 LUGLIO 2021
Riforma sanitaria Lombardia. Slitta a giovedì l’approvazione in Giunta della proposta

Inizialmente previsto per oggi, l'approdo in Giunta della revisione della Legge Maroni, da presentare in Conislgio Regionale, sarebbe saltato “solo a causa della sovrapposizione di alcune agende”. Ma il Pd parla di “scontro tra Moratti e Lega sulla pelle dei cittadini”.

Slitta al tardo di pomeriggio di giovedì l'approvazione, da parte della Giunta, della bozza di Legge sulla Sanità della Lombardia da presentare in Consiglio regionale. Inizialmente previsto per oggi, l'approdo in Giunta della revisione della Legge Maroni è saltato, riferisce l’Ansa parlando di fondi dall'assessorato, “solo a causa della sovrapposizione di alcune agende”.

Ma per il Pd i ritardi sarebbero dovuti a motivi più profondi: “Che sarebbe stata licenziata lo aveva annunciato a più riprese la vicepresidente e assessore Letizia Moratti, tanto che mercoledì 21 doveva essere illustrata in commissione sanità, quindi siamo di fronte all’ennesimo stop, a otto mesi dalla lettera del Governo con tutte le richieste di correzione della riforma sperimentale del 2015”, dichiarano in una nota Fabio Pizzul e Samuele Astuti, capogruppo in Consiglio e capodelegazione in commissione sanità a palazzo Pirelli.

Che cosa è successo? Per Pizzul e Astuti “la verità è che questa coalizione non è in grado di cambiare un modello di sanità che ha fortemente voluto e sempre difeso, anche di fronte alle evidenze negative degli ultimi diciotto mesi. Altro che pragmatismo e concretezza, lo scontro tra Moratti e la Lega è sempre più evidente ma stanno giocando sulla pelle dei lombardi”.
 
Per Gianni Girelli (Pd), presidente della Commissione regionale d’Inchiesta Covid19, “la notizia del rinvio dell’esame in Giunta della riforma della sanità suscita non poche domande. Soprattutto apre il campo alle preoccupazioni sull’esito dell’iter della legge. Se questa improvvisa decelerazione mostra con evidenza la difficoltà nel centrodestra di fare sintesi, di trovare punti condivisi e condivisibili, quello che più allarma è l’incapacità di affrontare e risolvere i nodi indicati nella lettera di Agenas nonché previsti nel PNRR”.
 
“Se un lato vi è la necessità di procedere nelle scelte, ne va oltretutto della possibilità di utilizzare le risorse a disposizione - prosegue la nota di Girelli - , dall’altro occorre procedere il più possibile verso un lavoro concreto che passi dalla fatica di un vero confronto, dove dal livello nazionale a quello regionale deve prevalere la capacità di autocritica e volontà di cambiamento, rispetto ad una autodifesa pericolosa e conservatrice. Su questo il PD e le altre forze di opposizione devono essere coinvolte e in modo responsabile lasciarsi coinvolgere”.
 
“La pandemia ha mostrato la necessità e l’urgenza di una nuova legge in materia sanitaria nell’interesse collettivo. La politica ha il dovere di dare risposte in tempi brevi”, conclude il presidente della Commissione regionale d’Inchiesta Covid19.

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