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Lunedì 19 LUGLIO 2021
Vaccini Covid. Donini: “Aumentano i casi di Covid in Emilia-Romagna, ma il vaccino scongiura i ricoveri”

L’assessore: “Sono meno del 5% coloro che si sono infettati dopo la seconda dose, e in maniera del tutto asintomatica. Siamo ormai a un passo dal 50% di popolazione immunizzata con due dosi. E ricordo che su 100 contagiati sono appena 4 o 5, quindi meno del 5%, coloro che si sono infettati dopo aver completato il ciclo vaccinale”.

Aumentano i casi Covid in Emilia-Romagna “e aumenteranno nei prossimi giorni, anche in considerazione degli eventi recenti di assembramento che tutti conosciamo da una decina di giorni a questa parte. Si tratta di un contagio che riguarda soprattutto la popolazione sotto ai 30 anni, e anche per questo i ricoveri sono meno che in passato. Ma più che altro, sui ricoveri incide la vaccinazione”. Lo segnala l’assessore alla Salute della Regione Emilia-Romagna, Raffale Donini, che ne parla oggi a margine di una conferenza all’Ausl di Bologna.

“L’aumento anche considerevole dei casi di infezione che stiamo registrando in Emilia-Romagna, in Italia e in Europa- puntualizza l’assessore regionale- è dovuto anche alla mutazione genetica del virus, alla variante Delta che ormai è predominante oltre che essere più diffusiva delle varianti precedenti. Per fortuna– osserva l’assessore- fino ad ora questa situazione non si è riverberata nell’ambito delle ospedalizzazioni, che restano sempre molto basse: siamo al 2-3% nei reparti di terapia intensiva e nei reparti Covid, il che significa essere di gran lunga al di sotto del livello di guardia, pari al 30%-40%”.

Aggiunge in tutto questo Donini: “Siamo ormai a un passo dal 50% di popolazione immunizzata con due dosi. E ricordo che su 100 contagiati sono appena 4 o 5, quindi meno del 5%, coloro che si sono infettati dopo aver completato il ciclo vaccinale. E non solo queste persone non presentano effetti gravi, ma in gran parte- rimarca l’assessore regionale- sono asintomatiche”.

Tornerà un’Italia divisa a colori? “Mi sembra una necessità ormai riconosciuta da tutti quella di valutare la situazione epidemiologica non soltanto basandosi sull’aumento dei casi, ma anche in considerazione del buon andamento della vaccinazione rapportato alla saturazione dei reparti ospedalieri. Immagino che il Governo proporrà presto alle Regioni un provvedimento in cui considererà questo come fattore principale” confida Raffaele Donini.

Il Green Pass scolastico “non ha fondamento dal punto di vista dell’accesso in classe. La popolazione scolastica da noi è vaccinata ormai al 27-28%: arriveremo a fine estate, con le prenotazioni che già ci sono, al 40% o poco più. Ma abbiamo ancora tutto agosto per poter convincere i ragazzi a vaccinarsi e quindi aumentare la platea degli immunizzati come tutti noi vogliamo e come tutti siamo impegnati a fare. Dopodiché, le scuole devono aprire per tutti: quello che noi abbiamo chiesto alla comunità scientifica è di valutare, nel caso di focolai, anche la condizione della popolazione vaccinata” spiega l’assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna.

Sul Green Pass ‘alla francese’, puntualizza quindi Donini: “Sono perché l’Italia decida con un accordo tra Governo e Conferenza Stato-Regioni, come si è sempre fatto e come ha detto anche il nostro presidente Bonaccini. Il Green Pass è sicuramente molto utile per eventi densi di assembramenti, come concerti o manifestazioni allo stadio. Per tutto il resto, ci dovremo attenere alle valutazioni che stanno emergendo dal Cts”.

“Dobbiamo convincere gli ultimi ultra 60enni che non si sono vaccinati, chiederemo in questo senso anche la collaborazione dei medici di medicina generale e dei farmacisti. E vedremo quali saranno le forniture di Pfizer e Moderna, per capire quanto potremo ulteriormente accelerare la vaccinazione per le fasce di età più giovani. I vaccini ci sono, per tutti coloro che si sono prenotati nel mese di luglio per la prima dose e per chi, e si tratta di tante persone, deve completare il ciclo vaccinale con la seconda dose”, illustra Donini. “Nei prossimi giorni– continua l’assessore regionale- conosceremo le forniture di agosto: ovviamente abbiamo gran parte dei vaccini, pochi giorni su questo eravamo al 63%, costituita da AstraZeneca e Johnson & Johnson quindi per i vaccini indicati per gli over 60, che qui ormai sono vaccinati al 90%”.

“L’Ausl della Romagna sta facendo un ottimo lavoro, come tutte le Ausl del nostro territorio, ed è presente ovunque: nelle spiagge, nei mezzi pubblici, tra le prenotazioni last minute prenotazioni per chi non è ancora in agenda. Tutte le azioni più mirate sono in campo, per convincere le persone a vaccinarsi e a prenotare la vaccinazione” spiega Donini a proposito del calo delle vaccinazioni anti Covid in Romagna e soprattutto nel territorio di Rimini. “È importante anche– rimarca Donini- l’azione di convincimento da parte di coloro che hanno un rapporto fiduciario con i cittadini, quindi i medici di medicina generale e i farmacisti”.

In tutto questo, la Regione in generale vuole controllare meglio anche il traffico aereo, Romagna inclusa: “La Regione- ribadisce Donini- controlla che la gestione degli aeroporti sia efficace sul piano degli screening. C’è un tavolo che abbiamo attivato da qualche giorno e misureremo a breve l’efficacia dei controlli che abbiamo preteso vi fossero”.

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