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Venerdì 17 SETTEMBRE 2021
È morto Mauro Gugliucciello, un grave lutto nel mondo della fisioterapia



Gentile Direttore,
ci sono le notizie che non vorresti mai sentire: ieri è tragicamente venuto a mancare Mauro Gugliucciello, per tanti anni dirigente attivo e propositivo dell’Associazione Italiana Fisioterapisti, i lettori di questo autorevole quotidiano avranno potuto leggere i suoi puntuali e preparati articoli, ma molti degli esercenti le professioni sanitarie non solo riabilitative, ma anche infermieristiche-ostetrica, tecniche e della riabilitazione che ora godono di una normativa tra le più avanzate, forse non sanno che Mauro, con le sue idee, con la sua perseveranza, visione e progettualità politica-professionale, è stato tra i protagonisti della stupenda stagione delle riforme delle professioni sanitarie dall’emanazione dei profili professionali al varo delle leggi 42/99, 251/00, 43/06 sino alla 3/18, proprio ora che, in virtù dell’articolo, di cui è stato tenace propositore, appunto della legge 3/18, il suo sogno si sta realizzando e cioè la costituzione dell’ordine dei fisioterapisti.
 
Il suo ultimo intervento, che avrete letto su questo quotidiano, è stato quello sul riconoscimento del chinesiologo distinto e diverso nella sua attività professionale dal fisioterapista ottenuto dopo anni di idee, proposte e confronti di cui Mauro è stato tra i maggiori protagonisti che portarono all’intesa tra le due professioni in un tavolo ministeriale che dopo, troppi anni, è divenuto norma di stato.
 
Mi piace ricordare le sue continue quasi quotidiane telefonate mattutine, nel periodo del varo delle leggi 42/99 e 251/00, leggi sostenute da pochi all’inizio ma poi divenute patrimonio di tutti, nelle quali si confrontava con me, quale consulente sulle professioni sanitarie dei Governi di allora Prodi, D’Alema e Amato, sui vari passaggi parlamentari, rivedendo insieme i contenuti dei vari articoli e se non sbaglio fu sua la formulazione mirabile del “lodo” che porto alla definizione delle “procedure di valutazione funzionale” contenute nell’articolo 2 della legge 251/00 con cui si è adeguatamente normata la specificità dell’autonomia delle professioni riabilitative.
 
Telefonate mattutine che, poi, si sono protratte nel lungo e travagliato periodo della riforma ordinistica delle professioni sanitarie nel quale, alla fine, si convinse della unica mediazione possibile per ottenere albo ed ordine per le 17 professioni sanitarie che ne erano prive e cioè la costituzione di un unico ordine pluriprofessionale insieme ai TSRM…salvo poi, con la sua accortezza e lungimiranza, a farsi promotore dell’emendamento Carnevali nella legge 3/18 che permette agli albi con almeno 50.000 iscritti a costituire un distinto ordine…obiettivo che i 71.000 fisioterapisti stanno per raggiungere e se questo Ordine dovesse avere un nome dovrebbe essere il tuo o almeno a te dovrebbe essere intitolata il salone delle riunioni della sede che l’ospiterà.
 
Ciao caro Mauro, la nera signora ci separerà fisicamente ma sei sempre tra noi.
 
Saverio Proia

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