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Giovedì 23 SETTEMBRE 2021
Oristano. Ragazza vittima di abusi chiede aiuto in farmacia con il codice 1522 

La ragazza, 17 anni, ha chiesto “una mascherina 1522” al farmacista, che ha subito identificato il messaggio di allarme. 1522 è infatti il numero verde del centro antiviolenza e stalking. Fofi: “L’episodio di Oristano conferma che la professione è un riferimento per la comunità. La Federazione è orgogliosa di quanto fatto dalla collega sarda e da tutti i farmacisti che hanno preso a cuore questa battaglia di civiltà contro comportamenti tanto odiosi”.

È entrata in farmacia e ha chiesto “una mascherina 1522”. È stato questo il messaggio di allarme e richiesta di aiuto che una 17enne di Oristano ha lanciato al farmacista, che ha subito colto il segnale e allertato le Forze dell’Ordine. Il 1522 è infatti il numero verde per contatattare il servizio antiviolenza e stalking. Un episodio che si sarebbe ripetuto già un’altra volta con un’altra ragazza, riferisce la Fofi, ribadendo l’importanza rivestita dai farmacisti e dal servizio farmacia nella vicenza.

“È l’ennesima conferma del ruolo che farmacisti e farmacie rivestono per la collettività. Un ruolo di primo riferimento sul territorio, che va al di là degli aspetti più strettamente sanitari e che investe la vita delle comunità nel suo complesso”, commenta la Fofi in una nota.

Per la Federazione degli Ordini dei Farmacisti “il coinvolgimento della professione nel contrasto della violenza sulle donne ha avuto un forte impulso durante la fase più dura della pandemia quando, nel maggio 2020, venne siglato un protocollo tra Dipartimento delle Pari Opportunità, FOFI , Federfarma e Assofarm, per la promozione dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza e stalking. Da allora si sono moltiplicate iniziative, come la diffusione di materiale informativo e di indicazioni anche attraverso gli scontrini che - lo dimostra la cronaca - si sono rivelate efficaci. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani è orgogliosa di quanto fatto dalla collega sarda e da tutti i farmacisti che hanno preso a cuore questa battaglia di civiltà contro comportamenti tanto odiosi”, conclude la Fofi.

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