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Martedì 12 OTTOBRE 2021
Vaccini Covid. Somministrate 15mila terze dosi, ora over60 e personale sanitario

Mentre altri 28mila l’hanno prenotata: a persone trapiantate e immunocompromesse, dal 20 settembre, over80 e ospiti e operatori delle strutture per anziani, che hanno iniziato ieri le inoculazioni, si aggiungono nuovi target. Priorità a over 60 (prima 70-79) e ai professionisti più a rischio. Donini: “Macchina regionale pronta a entrare nel vivo. Disponibilità a farsi somministrare terza dose”. 88% cittadini con una dose.

Oltre 15mila sono le persone che hanno già ricevuto la terza dose in Emilia-Romagna, mentre altri 28mila l'hanno prenotata: alle persone trapiantate e immunocompromesse, in calendario dal 20 settembre, ultraottantenni e ospiti e operatori delle strutture per anziani, che hanno iniziato ieri le inoculazioni, si aggiungono nuovi target.

Entra così nel vivo la fase della terza dose per la campagna vaccinale dell’Emilia-Romagna: si parte anche con il personale sanitario, con priorità agli over60 e ai professionisti più a rischio (per esposizione o per patologie), con i soggetti ad elevata fragilità che rientrano nella cosiddetta categoria 1 (che include dai pazienti oncologici ai malati di sclerosi multipla passando per chi soffre di scompensi cardiaci avanzati o di malattie autoimmuni) e con tutti gli ultrasessantenni, iniziando dalla fascia 70-79 e proseguendo poi con quella 60-69.

La Regione ha così recepito le ultime indicazioni nazionali sulla campagna vaccinale e ha dato il via libera ieri alle Aziende sanitarie - con una circolare inviata dalla direzione generale dell’assessorato - per predisporre, ognuna in piena autonomia, le modalità di prenotazione e somministrazione per le nuove categorie di aventi diritto, così come già avvenuto per gli over80.

“La terza dose, per le persone per cui è prevista – dice l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini – è un passaggio imprescindibile del piano vaccinale, cioè lo strumento, ci tengo a ricordarlo, che ci sta permettendo ogni giorno di più di lasciarci alle spalle la pandemia. Rispettando come sempre le indicazioni ministeriali, e continuando a dare la priorità ai più fragili e alle persone più a rischio, la macchina regionale è pronta a entrare nel vivo di questa ulteriore fase e a continuare a lavorare a pieno come ha ampiamente dimostrato di essere in grado di fare durante tutto quest’anno”.

“Per questa fase di dose aggiuntiva abbiamo scelto – aggiunge Donini - di dare la più ampia autonomia alle aziende sanitarie nel definire le modalità di prenotazione, così come già avvenuto per gli over 80: dal momento che si tratta di interventi mirati, la conoscenza del territorio ricopre un ruolo fondamentale”.

Per tutte queste nuove fasce di popolazione si tratta di dosi booster o di richiamo, che vanno somministrate dopo almeno sei mesi dall’ultima dose perché la terza dose in questi casi serve a mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria: è previsto l’utilizzo del vaccino Pfizer a prescindere dal vaccino utilizzato per il ciclo primario.

“Mi pare che la disponibilità di farsi somministrare la terza dose ci sia. Ovviamente è importante rivolgere questo appello a coloro che hanno già avuto la seconda dose da sei mesi. Abbiamo già cominciato con gli immunodepressi e abbiamo la possibilità di somministrare la terza dose agli ultraottantenni, ai quali verrà probabilmente anche somministrata l’antinfluenzale perché si può fare la co-somministrazione dei due vaccini”, spiega l’assessore.

Sul fronte della copertura vaccinale, c’è stato un balzo in avanti dopo il decreto Green pass: “Abbiamo notato un fenomeno di incremento delle vaccinazioni di prima dose, tant’è che siamo ormai all’88% di persone vaccinate con una dose”, conclude Donini.

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