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Mercoledì 13 OTTOBRE 2021
Sicurezza lavoro. Il giusto spazio ai professionisti della prevenzione



Gentile Direttore,
le politiche comunitarie e gli ordinamenti locali promuovono la sicurezza sul lavoro secondo una connotazione che trova concretezza negli aspetti preventivi e di promozione della salute, nonché di controllo e attività consequenziali. Nonostante la particolare attenzione a favore della tematica ed i numerosi professionisti coinvolti sul campo a vario titolo nelle attività ad esse correlata, assistiamo oggigiorno a numerosi casi di cronaca ascrivibili a morti sul lavoro che riempiono le testate giornalistiche del nostro Paese.
 
La disattenzione, la consuetudine nelle modalità operative, i ritmi di lavoro incalzanti, gli aspetti documentali che assumono rilevanza sempre crescente, possono contribuire a vanificare le azioni che negli ultimi anni, in particolare dal 2008, hanno caratterizzato la sicurezza sul lavoro quale linea operativa che coinvolge numerose figure professionali.
 
In tale contesto e nell’attuale scenario, la Sanità Pubblica ha il dovere di continuare a promuovere le azioni intersettoriali a carattere preventivo tramite i Professionisti della Prevenzione, Assistenti Sanitari e Tecnici della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, provenienti da ambiti e culture formative complementari [1].
 
L’interprofessionalità nel Sistema Sanitario, sia formativa che operativa, rappresenta un valore aggiunto ed un mezzo attraverso cui i diversi professionisti possono operare in modo collaborativo e integrato ognuno per le proprie competenze [2].
 
In materia di sicurezza sul lavoro è necessario continuare ad impegnarsi per superare l’approccio esclusivamente sanzionatorio, per adottare un approccio educativo e di promozione della salute insito nel mandato del SSN e dei suoi Professionisti.
 
Il Personale Sanitario della classe IV della Prevenzione deve adoperarsi in prima linea per continuare a promuovere la conciliazione degli aspetti preventivi, di formazione e di promozione della salute, con le fasi operative di controllo sul campo nei numerosi comparti assoggettati a verifica, al fine di favorire l’inversione del trend degli eventi avversi occorsi in ambito occupazionale.
 
L’obiettivo con il quale si guarda al futuro è quello di continuare ad individuare ed attuare strategie comuni multidisciplinari utili a rendere il Sistema Salute altamente performante e, parallelamente, porre in essere azioni incentivanti per supportare i Professionisti che operano a vario titolo, secondo un’ottica di rete, per la tutela della Salute Pubblica[3] [4].
 
 
 
Vincenzo Marcotrigiano
Tecnico della Prevenzione Azienda Sanitaria Locale BT Barletta-Andria-Trani
 
Carmela Russo
Assistente Sanitaria – Direttore delle Attività Didattiche Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria - Università degli Studi di Padova
 
Note:

[1] Russo C, Marcotrigiano V. Assistenti sanitari e tecnici della prevenzione per la Sanità pubblica e la prevenzione. In: Calamo Specchia F. Manuale critico di igiene e sanità pubblica. Maggioli editore 2015;503-8

[2] Marcotrigiano V, Russo C, Dall’Armi R, et al. Formare alla comunità di pratica tra Assistenti Sanitari e Tecnici della Prevenzione (Classe L/SNT4): un’esperienza con gli studenti del Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria. Ann Ig 2014; Vol XXVI, 3 suppl; 91

[3] Marcotrigiano V. La valorizzazione dei Professionisti della Prevenzione: minaccia organizzativa o opportunità di miglioramento? J Prev Med Hyg. 2019. 60, 3s1: E38. ISSN 2421-4248

[4] Marcotrigiano V. Le professioni sanitarie operanti nei sistemi complessi: i ruoli, le competenze e la necessità di valorizzazione. Abstract book 51° Congresso Nazionale Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica – SitI – 2018; 640

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