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Mercoledì 13 OTTOBRE 2021
Invecchiamento e Digitale. AReSS Puglia alla Settimana Europea delle Regioni e delle Città

La Settimana Europea delle Regioni e delle Città è stata oggi la piattaforma per una discussione approfondita sul potenziale della digitalizzazione per migliorare la salute degli anziani e il benessere sociale. Gorgoni: “Dobbiamo portare la transizione digitale e i processi di sanità digitale fuori dagli ospedali e dai centri sanitari tradizionali, verso il luogo in cui si svolge la vita quotidiana delle persone anziane: la propria casa, il vicinato, la comunità”.

La Settimana Europea delle Regioni e delle Città è stata oggi la piattaforma per una discussione approfondita sull'invecchiamento attivo e in buona salute e sul potenziale della digitalizzazione per migliorare la salute degli anziani e il benessere sociale. La conferenza è stata un evento di punta all'interno della #EURegionsWeek Health Day e organizzata dal Comitato Europeo delle Regioni - organo consultivo ufficiale dell'Unione sulle politiche regionali - dalla DG CONNECT della Commissione Europea, in collaborazione con EUREGHA - la rete di riferimento europea delle autorità sanitarie locali e regionali - e dalla Provincia Galiziana di Lugo (ES). Con interventi di rappresentanti di alto livello delle istituzioni europee, esperti dell'UE ed esempi concreti sul campo, l'evento ha posto l'accento sull'innovazione digitale come tema centrale dell'agenda politica dell'UE, come dimostrato dalla partecipazione di 117 persone provenienti da diverse regioni e settori in Europa.

A fare il punto su quanto discusso nel corso dei lavori, è una nota dell’Aress Puglia. Ad introdurre e moderare la sessione, infatti, è stato Giovanni Gorgoni, Presidente europeo di EUREGHA e Direttore Generale AReSS Puglia, che ha evidenziato come sia necessario “portare la transizione digitale e i processi di sanità digitale fuori dagli ospedali e dai centri sanitari tradizionali, verso il luogo in cui si svolge la vita quotidiana delle persone anziane: la propria casa, il proprio vicinato, la propria comunità. E per farlo serve sviluppare subito nuove competenze sulle professioni esistenti, nuove professioni e anche nuovi paradigmi di acquisto orientati a risultati di salute e non più a beni e servizi”.

Ad aprire la sessione Dubravka Šuica, Vice-Presidente della Commissione Europea e Commissaria Europea per la Democrazia e la Demografia “Una cosa è chiara: l'invecchiamento porta con sé sia sfide che opportunità. L'invecchiamento non è solo una questione per le persone anziane - ha affermato la vice di Ursula Von Der Leyen - A causa del cambiamento demografico, si prevede che il numero di persone che potenzialmente necessitano di assistenza a lungo termine nell'Unione Europea aumenterà notevolmente. Ciò porterà a un drastico aumento della domanda di servizi di assistenza a lungo termine. Siamo consapevoli della necessità di bilanciare maggiori investimenti nell'assistenza a lungo termine e nei servizi sociali dando priorità alla tecnologia e all'assistenza basata sulla comunità. L'idea è usare il cambiamento demografico come scintilla per creare nuovi sviluppi”.

La digitalizzazione ha il potenziale per migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'assistenza sanitaria, ma può anche introdurre nuovi rischi, come l'amplificazione delle disuguaglianze esistenti. Jarosław Duda, membro del Parlamento Europeo e della Commissione Parlamentare Europea Affari Occupazionali e Sociali, ha sottolineato: “L'innovazione e il progresso tecnologico semplificano la vita, ma solo se progettati correttamente. Il deterioramento della mobilità dovuto all'età, la mancanza di accesso alle attrezzature e la scarsa alfabetizzazione elettronica portano all'emarginazione e all'esclusione di molte persone anziane. Possono essere effettivamente esclusi quando le nuove soluzioni vengono introdotte senza pensare alle loro esigenze o capacità. I cittadini più anziani devono essere parte dei processi decisionali”.

Un forte impegno politico è fondamentale per promuovere la digitalizzazione sostenibile su larga scala attraverso un approccio centrato sulla persona e basato sulla comunità. "Le autorità regionali e locali sono spesso in prima linea, poiché - in 19 Stati membri su 27 - condividono forti responsabilità con i governi centrali". Birgitta Sacrédeus, presidente del Gruppo Interregionale del Comitato delle Regioni su salute e benessere, ha sottolineato il loro ruolo chiave: “Gli enti locali e regionali dovrebbero cogliere le opportunità della digitalizzazione per trasformare i sistemi sanitari. Investendo nel settore dell'economia d'argento, supportando soluzioni innovative di vita assistita e promuovendo l'espansione della cura di sé e della salute digitale, le autorità locali e regionali possono trasformare lo tsunami demografico in una vera opportunità”.

C'è una chiara necessità di partenariati in cui sfruttiamo le competenze e le capacità collettive all'interno dei servizi pubblici e di quelli dell'industria, del mondo accademico e del pubblico in generale. Come ha affermato Piret Hirv, Project Manager di IN-4-AHA, “Sappiamo che le tecnologie esistono. Ciò di cui abbiamo bisogno è scalabilità e collaborazione”. Marco Marsella, capo dell'Unità 'eHealth, Benessere e Invecchiamento’ presso DG CONNECT, ha affermato: “La collaborazione tra regioni con caratteristiche simili è una buona pratica per supportare l'adozione di nuove tecnologie. Lo scambio di conoscenze è fondamentale”.

In un contesto segnato dalla ripresa e dalle possibilità finanziarie del NextGenEU, i riflettori sono puntati su come Stati e Regioni investono risorse nella transizione digitale per migliorare la salute e il benessere degli anziani. “La Commissione Europea attraverso lo strumento di supporto tecnico sta lavorando e si impegna a continuare a facilitare le riforme dei sistemi di assistenza nazionale e regionale per migliorare l'accessibilità e la qualità dell'assistenza primaria e a lungo termine", secondo Raluca Painter, capo dell'Unità 'Mercato del Lavoro, Istruzione, Salute e Servizi Sociali" presso la DG REFORM.

I punti emersi dalla conferenza acquistano ancora più significato se si considera che, la stessa mattina, i ministri europei della sanità si sono incontrati informalmente al Centro congressi di Brdo per riaffermare l'importanza di investire in soluzioni innovative per costruire una solida unione sanitaria europea.

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