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Mercoledì 20 OTTOBRE 2021
Terza dose. Figliuolo alle Regioni: “Procedere subito e in parallelo su tutte le categorie già individuate dal Ministero e coinvolgere Mmg, pediatri e farmacisti”

Queste le categorie indicate dal ministero: over 80; personale e ospiti delle Rsa; operatori sanitari con età ≥60 anni o con patologia che rende vulnerabili a forme di COVID-19 grave o con elevato livello di esposizione all’infezione; persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti over 18. LA CIRCOLARE.

Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha diramato oggi una nuova circolare con la quale chiarisce come procedere con la somministrazione delle terze dosi di richiamo di vaccino (quelle da somministrare a sei mesi dalla seconda dose).

“Considerata l'attuale ampia disponibilità di vaccini e la perdurante elevata potenzialità di somministrazione – scrive Figliuolo alle Regioni – si proceda con immediatezza ad effettuare i richiami vaccinali in parallelo a tutte le categorie indicate, fermo restando il solo vincolo del rispetto dell'intervallo temporale di almeno 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario”.
 
Le categorie indicate cui si fa riferimento sono quelle già delineate dal ministero della Salute e cioè:
- soggetti di età ≥ 80;
 
- personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani;
 
- esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio assistenziali, secondo le attuali indicazioni (ovvero soggetti di età ≥60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di COVID-19 grave o con elevato livello di esposizione all’infezione, vedi circolare del 27 settembre);
 
- persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età uguale o maggiore di 18 anni (vedi elenco delle patologie nell'allegato 2 della circolare dell'8 ottobre);
 
- soggetti di età ≥ 60.
 
Coinvolgere Mmg, pediatri e farmacisti. Il Commissario Figliuolo ricorda poi “l'opportunità di un ricorso sempre più sistematico e strutturato alla medicina del territorio, con il coinvolgimento più ampio possibile dei pediatri di libera scelta, dei medici di medicina generale e dei farmacisti”.
 
“Questo coinvolgimento – sottolinea Figliuolo - assicura la massima capillarità in una fase in cui, con la sovrapposizione dei cicli primari, dei richiami e della vaccinazione antinfluenzale, può diventare ulteriore valore aggiunto il rapporto tra cittadini e medici/strutture sanitarie ordinarie del territorio”.

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