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Lunedì 25 OTTOBRE 2021
Riccardi: “Adeguare il sistema sanitario per vincere sfide Pnrr”

Per l’assessore alla Salute e vice presidente della Regione è necessario chiedersi “se le aziende sanitarie abbiano già a disposizione gli strumenti e il personale con il quale affrontare e vincere questa importante sfida”. Per Riccardi “il modello organizzativo del sistema deve avere il coraggio di compiere, in tempi brevi, decisi passi avanti”.

“Il sistema della Salute deve essere pronto a compiere, in tempi brevi, quegli adeguamenti necessari all'interno della catena di comando con i quali vincere le sfide che il Pnrr ci pone di fronte”. Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, partecipando oggi a Pordenone alla tavola rotonda promossa sabato nel corso del convegno "La digitalizzazione in sanità: le risposte delle organizzazioni" svoltosi al Centro Culturale Casa "A. Zanussi".

In modo particolare, sintetizza una nota della Regione, Riccardi si è soffermato sulla partita del Pnrr che metterà a disposizione del sistema cospicui investimenti “di fronte ai quali non ci si deve far trovare impreparati. In particolar modo dobbiamo chiederci se le aziende sanitarie abbiano già a disposizione gli strumenti e il personale con il quale affrontare e vincere questa importante sfida, attraverso una catena di comando efficiente che possa gestire al meglio e tempestivamente le risorse destinate agli investimenti e all'aggiornamento tecnologico. Ciò significa che il modello organizzativo del sistema deve avere il coraggio di compiere, in tempi brevi, decisi passi avanti per definire obiettivi, ma soprattutto avere a disposizione gli strumenti con i quali poterli conseguire”.
 
Nel corso della tavola rotonda è stato affrontato inoltre il tema riguardante l'eredità che la pandemia ha lasciato in Friuli Venezia Giulia e nel resto dell'Italia. Secondo il vicegovernatore sono stati tre i grandi temi che hanno caratterizzato questo periodo storico legato al covid “il primo dei quali - ha spiegato - è stata la mancanza di solidarietà europea, che ha spinto i vari Paesi nella fase iniziale ad affrontare la situazione con una visione autonomistica e non solidale. È mancata la capacità di produrre i dispositivi di protezione individuale da assegnare a gli operatori della salute che stavano combattendo la battaglia, lasciando così i governi ostaggio dei fenomeni di delocalizzazione o del mercato di aziende straniere che hanno risposto a logiche insostenibili in un'emergenza sanitaria”.
 
Per Riccardi c'è stato poi l'elemento legato alla gestione mediatica di quanto stava accadendo. “Questa pandemia è scoppiata nell'era dei social: piattaforme sulle quali si sta consumando uno scontro frontale tra esperti e presunti tali, questi ultimi con profili di irresponsabilità importanti. È questo un argomento - ha ribadito il vicegovernatore sul quale è necessario mettere mano molto velocemente”.

Infine l'esponente della Giunta regionale si è soffermato sulla necessità di saper reperire, in tempi brevi, le informazioni strategiche. “In questi venti mesi - ha detto Riccardi - ci sono stati momenti di grande tensione legati al fatto di aver dovuto assumere decisioni importanti senza poter disporre di informazioni puntuali e precise. Questo a causa di sistemi che facevano difficoltà a dialogare tra loro non solo a livello nazionale ma anche locale, mentre il fattore tempo in quella circostanza risultava fatale. Ed è anche per questo motivo che le risorse messe a disposizione dal Pnrr risultano quanto mai di fondamentale importanza per compiere un riallineamento del sistema”.

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