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Lunedì 08 NOVEMBRE 2021
Cgil: “Grave chiudere il presidio di Solofra, si è fatta la scelta peggiore”

“Siamo in una fase complicata, siamo alle porte di una possibile quarta ondata Covid e avere un presidio sanitario in meno, su un territorio così vasto, è una scelta grave e ingiustificata. Questi cittadini non possono essere considerati popolazione ai confini dell’impero e non possono subire scelte ‘napolicentriche’ aggravando così, purtroppo, l’emigrazione sanitaria”.

“Non ci saremmo mai aspettati che nel ridisegno della sanità regionale non si tenesse conto di un territorio come quello di Solofra. Per trovare una soluzione, alla fine si è fatta la scelta peggiore”. Lo ha detto il segretario della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, nel corso dell’attivo della Cgil Avellino “Una sanità per tutti” al teatro del centro Asi di Solofra.

“Siamo in una fase complicata, siamo alle porte di una possibile quarta ondata Covid e - ha aggiunto Ricci - e avere un presidio sanitario in meno, su un territorio così vasto, è una scelta grave e ingiustificata. Oggi siamo qui per ribadire, come sindacato, che questi cittadini non possono essere considerati popolazione ai confini dell’impero e non possono subire scelte ‘napolicentriche’ aggravando così, purtroppo, l’emigrazione sanitaria”.

Alla iniziativa hanno partecipato il segretario della Cgil di Avellino Franco Fiordellisi, il coordinatore del Comitato scientifico della Società italiana di Neurologia Rocco Quatrale, ed il docente dell’Università Tor Vergata di Roma Ivan Cavicchi.
 

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