Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Iannelli e De Lorenzo (Favo): “È importante comprendere le ragioni che hanno portato ad una diminuzione dell’incidenza”


29 MAR - "Di cancro si muore meno, per fortuna e soprattutto grazie alla scienza medica, ma le persone si continuano ad ammalare anche in età giovanile. La speranza, consolidata dall’evidenza scientifica dei numeri che fanno tendenza, è che dopo il cancro si continui a vivere sempre più a lungo". È quanto affermano Elisabetta Iannelli e Francesco De Lorenzo, rispettivamente segretario generale e presidente Favo.
 
"Certamente, i numeri di chi non ce la fa sono ancora troppi, ma anche per questo è importante analizzare e comprendere sia le ragioni che hanno portato ad una diminuzione dell’incidenza (stili di vita, screening?) in alcune parti del nostro paese - aggiungono -, sia i motivi, anzi le azioni, che hanno contribuito effettivamente alla diminuzione più o meno marcata delle morti per cancro (disponibilità e tempestività dei trattamenti terapeutici, percorsi multidisciplinari?)".
 
"Nel periodo considerato (2003-2014), sono stati diagnosticati una media di 730 nuovi casi l’anno per 100.000 maschi e 480 casi l’anno per 100.000 donne. Nello stesso periodo - spiegano Iannelli e De Lorenzo -, ogni anno le morti per tumore sono state mediamente 380 per 100.000 maschi e 200 per 100.000 donne. Questi dati ci dicono che l’universo maschile è più colpito di quello femminile da patologie oncologiche. La notizia positiva che in entrambi i casi la mortalità rappresenta quasi la metà dei nuovi casi di tumore ed il dato è complessivamente in progressivo miglioramento (le morti per tumore registrate nel 2003 sono 404 per gli uomini e 210 per le donne ogni 100.000 mentre nel 2014 rispettivamente diminuiscono a 363 per i maschi e 199 per le femmine)".
 
"Il fatto che la diminuzione del numero delle persone che muoiono di cancro sia più marcata negli uomini che nelle donne è motivo di riflessione sulla medicina di genere e, soprattutto, di indagine per individuare strategie efficaci che aiutino le donne malate a sconfiggere il tumore".
 
"Ritornando all’incidenza - aggiungono -, si osserva che negli uomini è significativamente diminuita in tutte le macro-aree, con oscillazioni dall’1,3% (Nord Ovest, Centro, Sud e Isole)al 2% (Nord-Est) e che negli over 70 si è registrata una diminuzione significativa di circa 1,2%. Sarebbe interessante capire le ragioni di queste differenze. Nello stesso periodo l’incidenza nelle donne è diminuita significativamente di circa lo 0,5% solo nel Nord-Ovest (e nelle donne over 70 su tutto il territorio nazionale – 0,6% di nuovi casi). Nessuna variazione si è verificata nel Nord-Est e nel Centro mentre nel Sud e nelle isole vi è stato addirittura un incremento pari allo 0,3%!"

"È urgente indagare le cause di questi dati non certo confortanti e che in primissima ipotesi si potrebbero riferire a cambiamenti degli stili di vita (fumo in primis) negli anni passati e mancanza o insufficienza degli screening".
 
"Considerati i dati dell’incidenza e tenendo conto che le morti sono quasi sempre riferite a tumori diagnosticati in anni precedenti, la distanza tra i numeri (nuovi casi circa il doppio delle morti) - spiegano - accresce la speranza che dopo un tumore si possa vivere a lungo, che la malattia possa diventare cronica e che con essa si possa convivere o che, sempre più spesso, si possa guarire dal cancro. La significativa riduzione della mortalità per cancro, infine, conferma e potenzia gli esaltanti numeri sulla prevalenza e sulle guarigioni che recenti studi AIRTUM hanno documentato".
 
"Queste evidenze scientifiche - concludono Iannelli e De Lorenzo - forniscono alle Associazioni dei malati la rilevante opportunità di combattere lo stigma che costituisce tuttora un handicap per le persone guarite dal cancro e che ancora troppo spesso si sostanzia in forme di discriminazione silente o esplicita che rischiano di minare la possibilità di tornare ad una vita piena dopo il cancro rendendo vani i progressi realizzati dalla scienza medica.
 
Testo tratto dalla monografia I tumori in Italia - Trend 2003-2014

29 marzo 2019
© Riproduzione riservata

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy