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Troise (Anaao): “Definanziamento settore mette a rischio sopravvivenza Ssn”


27 MAG - Troppo facile dire che la relazione della Banca di Italia non fa che certificare quanto andiamo dicendo da anni: la perdita di potere di acquisto dei medici e dirigenti sanitari dipendenti, con la media del 13,2 % che nasconde le maggiori penalizzazioni subite dai giovani, da parte del governo più giovanilista della storia di Italia e delle Regioni, il loro impoverimento quantitativo, ma anche qualitativo, la vanità della spending review applicata a beni e servizi, il cui costo non appare in diminuzione. Alla fine i medici rimangono gli unici cittadini italiani che hanno già pagato la quota pro capite di debito pubblico, anche attraverso un peggioramento delle condizioni di lavoro. 
 
Non consola il modesto incremento di spesa sanitaria registrato nel 2014, soprattutto se si considera che siamo scesi sotto la soglia, non solo psicologica del 7% in rapporto ad un PIL in recessione, e che, secondo il DEF, solo nel 2030 arriveremo ai valori del 2010, condannati a vedere crescere il gap con i nostri vicini, presto concorrenti, europei. Non meraviglia nemmeno che le Regioni canaglia in piano di rientro abbiano ridotto i livelli di deficit dopo la applicazione a larghe mani di tasse, ticket e tagli. C’è da chiedersi a che prezzo, visto che il miglior modo di risparmiare è non curare, e da vedere se il cavallo riuscirà a sopravvivere dopo avere imparato a non mangiare.
 
Nè consola che il loro divario qualitativo con le altre Regioni non sia aumentato: cristallizzare le disuguaglianze vuol dire condannare mezzo paese ad un diritto dimezzato, rompendo coesione sociale e unità nazionale. Le differenze nella stessa garanzia dei LEA rimangono tali da trasformarsi in divaricazione tra differenti aree e stessi cittadini. La verità - conclude Troise - è che il definanziamento della sanità pubblica è arrivato ad un punto tale da essere incompatibile con il dettato costituzionale e la stessa sopravvivenza di un servizio sanitario pubblico e nazionale. Ma Governo e Regioni continuano a fare orecchie da mercante.
 
Costantino Troise
Segretario nazionale Anaao Assomed

27 maggio 2015
© Riproduzione riservata

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