Torluccio (Uil): “Occorre rivedere l'istituto della libera professione”
06 APR - “I vari interventi dei membri del Governo e non solo, hanno ribadito come gli ambiti maggiormente corruttivi in sanità siano quello degli appalti e quello delle assunzioni di personale, così come è stato ribadito che gli acquisti non centralizzati nella sanità sono maggiormente aggredibili da corruzione e malaffare”. Lo dichiara in una nota il segretario generale della Uil Fpl,
Giovanni Torluccio.
“Le parole del presidente dell’Anac Cantone – aggiunge - sulla necessità di mettere in campo strumenti nuovi contro la corruzione individuando tra gli snodi sui quali intervenire i tempi di attesa, recepiscono finalmente le richieste della nostra organizzazione sindacale. La Uil Fpl – prosegue Torluccio - nel Febbraio scorso in un comunicato stampa ha sollecitato per l’ennesima volta il ministro Lorenzin ad intervenire sui tempi di attesa che oltre a generare disagi e disuguaglianze tra i cittadini hanno creato effetti corruttivi nel tempo. Abbiamo altresì sottolineato la necessità di rivedere l’istituto della libera professione nato inizialmente per favorire il rapporto fiduciario medico/paziente e non per aggirare i tempi di attesa”.
“Non possiamo più consentire frodi e sprechi nella spesa pubblica sanitaria, non possiamo più tollerare che milioni di italiani siano costretti a pagare una “bustarella” per ricevere favori in ambito sanitario. Si metta a punto – conclude Torluccio – un codice etico forte e concreto, si avviino seri controlli al fine di verificare se le Asl si siano adeguate alle norme ed i piani anticorruzione e si attui una maggiore trasparenza dei dati”.
06 aprile 2016
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