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Monitoraggio Covid. Indice Rt in calo a 1,31. Incidenza settimanale sale (di poco) e arriva a 2.011. Quattro regioni vanno in arancione


È quanto emerge dal report settimanale di Iss e Ministero della Salute dove dopo molte settimane di crescita senza sosta si inizia ad intravedere una frenata della quarta ondata. Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sicilia superano le soglie di occupazione dei letti di area medica e terapia intensiva e vanno in zona arancione. Puglia e Sardegna vanno in giallo. IL REPORT - SLIDE ISS

21 GEN - L’indice Rt scende da 1,56 a 1,31 mentre l’incidenza settimanale è in lievissimo aumento e sale dai 1.988 di sette giorni fa ai 2011 casi per 100 mila abitanti. È quanto emerge dal report settimanale di Iss e Ministero della Salute dove dopo molte settimane di crescita senza sosta si inizia ad intravedere una frenata della quarta ondata. 
 
In ogni caso nell’ultima settimana è continuata la crescita dei ricoveri con Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sicilia che hanno superato le soglie e passeranno in zona arancione da lunedì raggiungendo la Valle d’Aosta. Puglia e Sardegna invece passano in zona gialla.
 
 
“Dopo dodici settimane di crescita continua, si osservano ora dei segnali di stabilizzazione dell’incidenza, della trasmissibilità sui casi ricoverati in ospedale e dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva”, si legge nel report.
 
Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:
L’incidenza settimanale a livello nazionale si è stabilizzata: 2.011 nuovi casi ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2021) vs 1.988 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente (07/01/2022 -13/01/2021), dati flusso ministero Salute.
 
Nel periodo 22 dicembre 2021 – 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,31 (range 1,00 – 1,83), in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma ancora al di sopra della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1,01 (0,99-1,02) all’11/01/2022 vs Rt = 1,2 (1,18-1,22) al 4/01/2022. Si sottolinea però che diverse Regioni/PPAA hanno segnalato problemi nell’invio dei dati del flusso individuale e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati.
 
Stabile il tasso di occupazione in terapia intensiva: è al 17,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 gennaio) vs 17,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 31,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio)  vs il 27,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio).
 
Sette Regioni/PPAA sono classificate a rischio Alto secondo il DM del 30 aprile 2020, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; 11 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio Moderato. Tra queste, cinque Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio Alto secondo il DM del 30 aprile 2020. 3 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.
 
15 Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Tre Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (658.168 vs 649.489 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (15% vs 13% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 48%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 39%).

21 gennaio 2022
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