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Eurobarometer: 62% europei pensa sia un bene che il proprio Paese stia nella UE. Ma a pensarla così è solo il 47% degli italiani


Grande sondaggio europeo in vista della Conferenza sul futuro della UE. Nove giovani europei su 10 concordano sul fatto che la lotta ai cambiamenti climatici può contribuire a migliorare la loro salute e il loro benesseree  l'87% del totale degli intervistati condivide questo sentimento. L'81% degli intervistati dichiara di essere felice di vivere nell'UE e il 68% degli europei considera l'UE un luogo di stabilità in un mondo in difficoltà, mentre il 67% concorda sul fatto che il progetto dell'UE offra una prospettiva futura ai giovani europei. IL SONDAGGIO E LA SCHEDA ITALIA.

10 FEB - Il Parlamento europeo e la Commissione hanno pubblicato un sondaggio congiunto sul futuro dell'Europa nell'ambito delle iniziative per la Conferenza sul futuro dell'Europa che entro la prossima primavera dovrebbe giungere a conclusioni e fornire orientamenti sul futuro della UE.
 
Questi i principali risultati:
 
- Nove giovani europei su 10 concordano sul fatto che la lotta ai cambiamenti climatici può contribuire a migliorare la loro salute e il loro benessere (91% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni); l'87% del totale degli intervistati condivide questo sentimento
 
- L'81% degli intervistati dichiara di essere felice di vivere nell'UE
 
- Il 62% degli europei pensa che sia un bene che il prorpio Paese faccia parte della UE (ma gli italiani che la pensano così sono solo il 47%) e il 68% degli europei considera l'UE un luogo di stabilità in un mondo in difficoltà, mentre il 67% degli europei concorda sul fatto che il progetto dell'UE offra una prospettiva futura ai giovani europei.
 
Il futuro dell'Europa
All'inizio del 2022, proclamato Anno europeo della gioventù, il sondaggio odierno mette in evidenza le opinioni dei giovani europei sulle sfide che l'Unione europea si trova ad affrontare, insieme al ruolo chiave che i giovani stanno svolgendo nella Conferenza sul futuro dell'Europa.
 
Secondo il sondaggio, il 91% delle persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici possa contribuire a migliorare la propria salute e il proprio benessere, mentre tra le persone di età pari o superiore a 55 anni la percentuale è dell'84%.
 
Quasi un europeo su due (49%) considera i cambiamenti climatici la principale sfida globale per il futuro dell'UE, con un sostegno schiacciante agli obiettivi ambientali del Green Deal europeo: l'88% degli europei ritiene importante aumentare la quota di energie rinnovabili nella nostra economia e avere una maggiore efficienza energetica, mentre l'80% concorda sull'importanza di fare dell'Europa il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050 e di promuovere la crescita del mercato dei veicoli a basse e a zero emissioni.
 
Tra le altre sfide globali future evidenziate dagli intervistati figurano la salute (34%) e la migrazione e gli sfollamenti forzati (menzionati da circa il 30%).
 
Avere un tenore di vita comparabile (31%) e una politica sanitaria comune (22%) sono i due aspetti più utili per il futuro dell'Europa. Gli europei considerano inoltre prioritarie una maggiore solidarietà tra gli Stati membri (21%) e l'indipendenza energetica (20%).
 
Risorse, sfide e valori dell'UE
Le quattro sfide più citate per l'UE sono le disuguaglianze sociali (36%), la disoccupazione (32%), seguite dalle questioni migratorie (31%). Come per le sfide globali, anche le questioni ambientali e i cambiamenti climatici figurano in cima all'elenco delle sfide cui l'UE è chiamata a rispondere, e sono citati dal 32% degli intervistati.
 
Gli europei ritengono che il rispetto della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto da parte dell'UE (27%) sia la principale punto di forza dell'UE, seguito dalla sua potenza economica, industriale e commerciale (25%).
 
La pace (49%), la libertà di opinione (47%), l'uguaglianza sociale e la solidarietà (45%), nonché la tolleranza e l'apertura agli altri (44%) sono, secondo gli intervistati, i valori meglio incarnati dall'UE rispetto ad altri paesi.
 
Vivere nell'Unione europea
La grande maggioranza degli europei si dice felice di vivere nell'UE (81%) e nel proprio paese (89%) e di essere soddisfatta della propria vita familiare (89%). Il 68% degli europei concorda sul fatto che l'UE sia un luogo di stabilità in un mondo travagliato, mentre il 67% concorda sul fatto che il progetto dell'UE offre una prospettiva futura per i giovani europei.
 
Da sottolineare, soprattutto per noi italiani, la risposta data a una domanda del sondaggio che chiedeva se fosse o meno un bene che il proprio Paese facesse parte della UE: se la media degli europei risponde sì per il 62% (con un punto in meno rispetto all'anno precedente) noi italiani ci confermiamo ancora in maggioranza euroscettici con un sì alla UE confermato solo da 47% degli intervistati che segna comunque 8 punti in più rispetto all'anno precedente.
 
La Conferenza sul futuro dell'Europa
Circa il 43% degli europei afferma che il principale vantaggio del coinvolgimento delle giovani generazioni nella Conferenza è quello di concentrarsi su questioni di loro interesse. Ulteriori vantaggi del loro ruolo chiave nella Conferenza sono l'energia e la motivazione che apportano per le riforme e i cambiamenti (citati dal 35%) e la loro attenzione a rendere il futuro dell'Europa più pertinente alle sfide della società odierna (33%).
 
I cittadini europei continuano a essere interessati a contribuire e a partecipare alla Conferenza sul futuro dell'Europa. Mentre rispondere a un sondaggio è il mezzo preferito per farlo, come indicato da oltre la metà degli europei (59%), quasi un europeo su due (46%) potrebbe immaginare di partecipare a riunioni nel proprio territorio. La partecipazione a consultazioni online (40%), la presentazione di idee e proposte ai politici europei e nazionali (39%) e la partecipazione agli eventi culturali e sportivi europei collegati alla Conferenza (39%) sono le altre forme più interessanti di coinvolgimento dei cittadini.
 
Nel complesso, gli europei considerano i cambiamenti climatici e l'ambiente (44%), la salute (40%), nonché un'economia più forte, la giustizia sociale e l'occupazione (40%) come questioni fondamentali per la Conferenza.
 
Vi è una chiara aspettativa che la Conferenza conduca a risultati tangibili. In effetti, gli intervistati sarebbero maggiormente incoraggiati a partecipare alle attività della Conferenza se fossero convinti che la loro partecipazione avrà un impatto reale (53%).
 
La voce dei cittadini nell'UE
Il 90% degli europei concorda sul fatto che la voce dei cittadini dell'UE dovrebbe essere presa maggiormente in considerazione nelle decisioni relative al futuro dell'Europa. Il 55% degli europei cita il voto alle elezioni europee come uno dei modi più efficaci per garantire che le voci siano ascoltate dai responsabili politici a livello dell'UE.

10 febbraio 2022
© Riproduzione riservata


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