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Digitalizzazione in sanità. Con suo sviluppo si potrebbero risparmiare oltre 14 mld


Questa la cifra dei possibili risparmi in sanità portati da una maggiore digitalizzazione, secondo le stime dell’Osservatorio ICT in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano. Secondo i ricercatori, l'innovazione digitale è la principale leva su cui lavorare per rendere la qualità dei servizi sanitari compatibile con la loro efficienza e sostenibilità economica.

18 MAG - Oltre 14 miliardi di euro di risparmi attraverso lo sviluppo della digitalizzazione in sanità. È quanto emerge dalla sesta edizione della ricerca “ICT in Sanità: perché il digitale non rimanga solo in agenda”, presentata il 7 maggio a Milano e realizzata attraverso casi di studio e questionari rivolti a 109 Chief Information Officer, 166 Direttori generali, amministrativi, sanitari delle principali strutture sanitarie, referenti e dirigenti in ambito sanitario di 10 Regioni, un campione statisticamente significativo di Medici di Medicina Generale e di cittadini.

Quali i principali risultati?

Il rapporto tra la spesa sanitaria pro-capite e l’efficacia è diminuita in Italia: in soli 3 anni (dal 2009 al 2012) quello che era considerato uno dei migliori sistemi sanitari del mondo è sceso dal 15° al 21° posto sui 35 sistemi sanitari censiti, collocandosi dietro ai Paesi del nord Europa, ma anche a Stati quali Slovenia, Rep. Ceca e Rep. Slovacca. I Paesi che si posizionano in cima alla classifica sostengono livelli di spesa tecnologica molto superiori a quelli affrontati in Italia.

Ma a quanto ammonta la spesa ICT in sanità nel nostro Paese?

Secondo le stime dei ricercatori dell’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, la spesa complessiva per la digitalizzazione della sanità italiana nel 2012 è stata di 1,23 miliardi, pari all'1,1% della spesa sanitaria pubblica. In Italia si spendono 21 euro per abitante in tecnologie informatiche, valore leggermente in diminuzione rispetto al 2011 (in cui la spesa pro-capite ammontava a 22 euro) e molto distante da quanto speso in Danimarca, Svezia, Gran Bretagna e Francia (rispettivamente 70, 63, 60 e 40 euro per cittadino).

I ricercatori dell’Osservatorio ICT in sanità hanno anche stimato i benefici ottenibili dalla digitalizzazione in sanità: impiegando tutte le soluzioni tecnologiche negli ambiti chiave della sanità italiana, le strutture sanitarie potrebbero risparmiare circa 6,8 miliardi l'anno, di cui 160 milioni per le prenotazioni on line, 370 milioni di euro grazie alla consegna dei referti via web, 1,39 miliardi con l'introduzione della Cartella Clinica Elettronica, 3 miliardi grazie alla deospedalizzazione di pazienti cronici e all’assistenza domiciliare, 860 milioni per la dematerializzazione di referti e immagini, 860 milioni attraverso sistemi di gestione informatizzata dei farmaci, 150 milioni con il progressivo utilizzo di tecniche di virtualizzazione.

A questi benefici, sono da aggiungere i possibili risparmi economici per i cittadini, grazie al miglioramento del livello di servizio reso possibile dalle tecnologie digitali, stimabili complessivamente in circa 7,6 miliardi di euro, così ripartiti: 4,6 miliardi di euro grazie ai servizi di ritiro e download dei documenti clinico-sanitari via web; 2,2 miliardi di euro attraverso soluzioni di telemedicina e assistenza domiciliare; 640 milioni di euro grazie alla prenotazione via web e telefonica delle prestazioni; 170 milioni di euro grazie alle soluzioni di gestione informatizzata dei farmaci.

Nella ricerca sono anche stati analizzati i singoli ambiti in cui le strutture sanitarie stanno investendo per innovare.
In particolare, per i servizi digitali al cittadino il 75% delle strutture sanitarie ha speso, nel 2012, 15 milioni e per il 2013 è previsto un incremento del 2,3% del budget. L'utilizzo dei servizi è però ancora parziale: nel 2012 solo il 7% delle prenotazioni sono state effettuate via web, solo il 13% dei referti è stato consegnato via web (13%), e solo il 6% dei pagamenti è stato fatto on line.

Altri ambiti di innovazione su cui le strutture sanitarie stanno investendo sono i sistemi per la gestione documentale e la conservazione sostitutiva, la cartella clinica elettronica, le soluzioni per la gestione informatizzata dei farmaci, i sistemi di business intelligence e clinical governance, le soluzioni per la medicina sul territorio e l'assistenza domiciliare, il cloud computing e la virtualizzazione.

18 maggio 2013
© Riproduzione riservata


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